FONTE: flcgil.it – La questione dei diplomati magistrale in GaE potrebbe risolversi domani, 27 aprile, giorno in cui si riunisce l’Adunanza Plenaria.
Il pronunciamento è stato voluto dalla VI sezione del Consiglio Di
Stato che con l’ordinanza del 28 dicembre 2015 ha rimandato all’Adunanza la questione della legittimità o meno delle disposizioni ministeriali attraverso cui – in sede di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento – non è avvenuto l’inserimento dei docenti in possesso di diploma magistrale. L’esito dell’udienza, ricordiamo, non sarà immediato, ma verrà pubblicata entro 30 giorni dalla discussione.
In queste ore si sta svolgendo a Roma una manifestazione davanti al Consiglio di Stato organizzata dalle associazioni Mida e Adida.
In attesa del verdetto, ricordiamo che lo scorso 6 aprile è stata depositata una seconda interrogazione parlamentare del partito democratico a firma del deputato dem Simone Valiante, che sostanzialmente chiede al ministro Giannini di inserire i docenti diplomati magistrali in Gae. La domanda che molti si pongono è: cosa si dovrebbe fare a questo punto, qualora veramente vi fosse la volontà politica del pd di inserire questi docenti nelle Gae? Basterebbe che il Ministero riconosca “l’erga omnes” della famosa sentenza del consiglio di stato? Oppure ci sarà bisogno di un decreto legge ad hoc?
Nel frattempo si mobilitano anche le regioni in favore di questi docenti ingiustamente esclusi dalla possibilità di stabilizzarsi. La regione Lombardia, per esempio, il 7 aprile scorso ha approvato una risoluzione in Commissione Cultura ed Istruzione che avvia un’azione politica da parte dell’assessore all’istruzione Valentina Aprea presso il Ministero e l’Usr Lombardia per sostenere il diritto d’inserimento in GaE dei docenti diplomati magistrali e diplomati al liceo socio-pedagogico prima del 2002.