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Concorso scuola docenti, il 28 aprile le prime prove scritte. Non esiste la “risposta esatta”, mancano griglie di valutazione

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FONTE: OrizzonteScuola

Si può affrontare una prova d’esame senza conoscere i criteri di valutazione? E in mancanza, chi ci garantisce che questi non verranno decisi dopo aver letto la prova, e dunque orientandone l’andamento? E’ questo uno dei dubbi più diffusi in questo momento sul concorso scuola docenti 2016, a due giorni dalle prime prove scritte.

promoMancano le commissioni, ma mancano anche le griglie di valutazione. E si rischia di riproporre gli stessi errori del concorso 2012, errori che avremmo preferito archiviare.

Nel 2012 infatti sulla base di criteri generali dettati dall’Amministrazione (pertinenza, completezza, correttezza linguistica, originalità) ogni commissione – in ogni regione – elaborò una propria griglia, attribuendo ad ognuno dei descrittori punteggi diversi.

Quindi stesso concorso, con la stessa prova, svolto in regioni diverse, poteva portare a risultati diversi, con forte incidenza sul futuro professionale dei candidati. La presunta oggettività di una griglia di valutazione a livello nazionale non esiste.

Il problema duque non è solo conoscere a posteriori le griglie di valutazione, ma il fatto che esse potranno differire – a meno di diversa indicazione ministeriale – in ogni regione.

Ma c’è di più. Nel 2012 ogni commissione inoltre ha potuto integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando (e a volte anche senza giustificare) le ragioni dei cambiamenti apportati. Avvenne così che il Criterio “completezza” sia stato interpretato come “Riferimenti interdisciplinari e/o a bisogni educativi speciali ” [ A033 Veneto ] oppure “Riferimento a sperimentazioni didattiche / Riferimento a ricerche nazionali e internazionali” [ Primaria Umbria ] presente anche in altre griglie [ Puglia ]. Poco convincente la risposta della Commissioni alle obiezioni mosse.

Cosa accadrà per il concorso 2016? Sarebbe importante saperlo prima delle prove scritte, almeno per dare al concorso un giusto andamento di trasparenza.

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