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Concorso dirigenti scolastici, nuovo regolamento in dirittura d’arrivo: bando in estate?

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Il nuovo regolamento per realizzare il concorso per dirigenti scolastici è in via di ultimazione e il bando ha buone possibilità di essere pubblicato nel corso dell’estate.

L’anticipazione è stata fornita alla Tecnica della Scuola, che ora la promocomunica ai suoi lettori confermando di fatto quanto espresso l’11 marzo scorso, quando aveva spiegato che il concorso per nuovi dirigenti scolastici non sarebbe uscito prima del prossimo mese di giugno. Spiegando anche i motivi, ovvero che la commissione ministeriale incaricata della revisione del regolamento stava ancora lavorando sulla possibilità di far valere anche il periodo di precariato per raggiungere la soglia dei 5 anni di servizio minimi per accedere alle prove.

Ma le modifiche da apportare riguardavano pure altri punti. Ad iniziare dallo svolgimento della prova scritta, visto che il bando dell’ultimo concorso per ds, il D.D.G. del 13 luglio 2011, mancò un comune denominatore tematico: in quell’occasione ogni regione andò per fatti propri. Con il risultato che ogni commissione regionale propose delle tracce scritte anche completamente diverse una dall’altra. Non solo per i contenuti, ma anche sul fronte della complessità.

Ciò produsse un innumerevole casistica di ricorsi. Oltre che problemi allo stesso proseguo del concorso, tanto che Con il risultato che alcune regioni si ritrovarono all’orale con meno candidati che posti disponibili. Altre, soprattutto al Sud, invece produssero una lunga lista di idonei, ben oltre rispetto a quelli che servivano. già lo scorso dicembre,

Ci sono poi anche da apportare le modifiche derivanti dal passaggio di “consegne”, nella parte della formazione dei prossimi vincitori: come indicato sempre dalla Tecnica della Scuola già lo scorso dicembre, per dare seguito a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016, dopo aver superato le prove i vincitori della prossima selezione dovranno essereformati direttamente dal Miur. E non più dalla Scuola nazionale dell’amministrazione pubblica, ovvero la Sna.

Un nodo non facile da sciogliere. Anche perché nella Legge 107/15 approvata pochi mesi prima, al comma 203, è stato previsto che “per l’anno 2015 il Fondo relativo alle spese di funzionamento della Scuola nazionale dell’amministrazione, iscritto nel bilancio dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in aggiunta allo stanziamento di cui all’articolo 17, comma 3, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, è incrementato di 1 milione di euro per l’espletamento della procedura concorsuale per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica”.

 

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Da superare c’era poi quanto contenuto nell’articolo 17 del decreto legge 104/2013, approvato durante il Governo Letta: in particolare, la parte dove si dice che il corso-concorso per dirigenti scolastici “si svolge presso la Scuola nazionale dell’amministrazione, in giorni e orari e con metodi didattici compatibili con l’attività didattica dei partecipanti, con eventuale riduzione del carico didattico. Le spese di viaggio e alloggio sono a carico dei partecipanti”.

Ora, però, le modifiche prediposte dal Miur sarebbero quasi pronte. E, di conseguenza, a viale Trastevere starebbero mettendo mando pure al conseguente decreto: anche questo sarebbe in dirittura d’arrivo.

Le indiscrezioni che giungono da Viale Trastevere sembrano voler essere anche una risposta alle deputate Pd, Mara Carocci e Grazia Rocchi, componenti della commissione Cultura della Camera, che solo quarantott’ore fa avevano denunciato “molto grave che lo schema di decreto ministeriale relativo alle modalità di svolgimento del concorso per dirigenti scolastici sia ancora in fase istruttoria mentre il fabbisogno di dirigenti sul territorio nazionale, nonostante le rassicurazioni del Miur, aumenta con importanti disagi per le scuole date in reggenza. La risposta ad una nostra interrogazione conferma che il decreto è ancora lontano dall’essere pubblicato e, per questo, siamo pienamente insoddisfatti per la risposta che abbiamo avuto”.

Solo pochi giorni fa, a lamentarsi erano stati pure i sindacati, che alla denuncia degli stipendi dei dirigenti scolastici sempre più ridotti hanno aggiunto quella dell’aumento di scuole in reggenza, che per effetto dei prossimi pensionamenti (nella maggior parte dei casi non coperti dal turn over) raggiungeranno quota 2mila su circa 8.500 istituti autonomi complessivi. Una stima, quest’ultima, che potrebbe ridimensionarsi conl’avvio dell’anno scolastico 2017/18. Quando il concorso per dirigenti dovrebbe avere già prodotto le graduatorie dei vincitori.

 

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