A questo quesito risponderanno i giudici della Corte Costituzionale chiamati in causa dal TAR del Lazio con l’ordinanza n. 4343 del 7 aprile 2016, ma pubblicata martedì 12 c.m. attraverso la quale ha disposto l’immediata trasmissione degli atti alla Consulta per il vaglio costituzionale della norma questionata alla luce degli articoli 2, 3, 4, 51 e 97 della nostra Carta fondamentale.
Sotto esame vi è la famosa legge 107/15 nota ai più come buona scuola. Ricordiamo che tale legge nell’art. 1, comma 
110 impedisce al personale docente ed educativo di ruolo di partecipare ai concorsi pubblici per posti nella scuola. Se da un lato potrebbe apparire un provvedimento di buon senso, dall’altro cozza con gli articoli 2 e 97 della Costituzione, proprio per questo motivo i TAR hanno accolto i ricorsi presentati dal personale di ruolo concedendo appunto la sospensiva.
L’esclusione di tale personale va valutata anche in funzione degli articoli 4 e 51 della nostra Carta Costituzionale. L’art. 4 assegna ad ogni cittadino il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività ed una funzione che concorre al progresso materiale e spirituale della società; l’art. 51 dispone che tutti i cittadini possono concorrere agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza.
A bloccare il concorso sarà proprio il personale di ruolo?
