FONTE: www.blastingnews.it
Ultime notizie scuola, giovedì 14 aprile 2016: cosa succederà ai docenti che non vinceranno il concorso alla luce di quanto contenuto nella legge 107?
L’iter burocratico del prossimo concorso si è ufficialmente messo in moto, tra venti di tempesta e mare in burrasca, se teniamo conto degli enormi problemi organizzativi che si stanno incontrando in diverse regioni del nostro Paese.
Inevitabile chiedersi, però, quale sarà il futuro e il destino degli oltre due terzi didocenti abilitati che non riusciranno a superare il concorso. Lo ha voluto chiedere personalmente al ministro dell’Istruzione,Stefania Giannini, il responsabile scuola della Lega Nord, Mario Pittoni.
Ultime news scuola 14 aprile: ‘Ministro Giannini, quale futuro per chi non passerà il concorso?
La preoccupazione è quanto mai opportuna anche se l’esponente leghista non ha certamente ‘scoperto l’America’, visto che il problema è oggetto di discussione già da diversi mesi: secondo quanto contenuto nella legge 107 (al comma 131), a partire dal prossimo mese di settembre, agli insegnanti con più di 36 mesi di servizio verrà preclusa la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto a termine.
‘Bisogna garantire un’adeguata immissione in ruolo dei docenti abilitati’
Mario Pittoni ha citato la sentenza del Consiglio di Stato (N. 7773 del 15 febbraio 2012) attraverso la quale veniva legittimato il titolo concorsuale delle Graduatorie ad Esaurimento: pertanto, anche le Graduatorie di istituto dovrebbero essere considerate alla stregua delle GaE. Nonostante ciò, ai docenti iscritti in seconda fascia è sempre stata preclusa la possibilità di essere immessi in ruolo per scorrimento della graduatoria, ma solo tramite concorso. L’assurdità è costituita dal fatto che questi insegnanti abilitati hanno continuato a lavorare nella scuola e lo hanno fatto anche dopo il ‘mega’ piano assunzionale, indetto dalla Buona Scuola la scorsa estate, visto che tale piano non è riuscito a risolvere affatto il problema della ‘supplentite’.
Ora considerando il fatto che certamente il prossimo concorso non riuscirà a coprire l’intero fabbisogno, che ne sarà di tutti i docenti che possono vantare un importante bagaglio di esperienza professionale e che, in maniera assurda, il comma 131 intende escludere dalla scuola pubblica italiana?