FONTE: www.orizzontescuola.it – Grande attesa per le sorti del contratto di mobilità per il personale docente per l’a.s. 2016/17. Titolarità su scuola o su ambito territoriale? Poter “scampare” per un anno ancora alla “chiamata diretta” dei Presidi. Si gioca su questi nodi la partita dei trasferimenti dei docenti di ruolo.
Si pensa in particolare agli assunti entro l’a.s. 2014/15, che già da anni hanno richiesto invano di rientrare nelle proprie province, o di chi approfitterebbe della deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo, o ai neoassunti in fase 0 e A che potrebbero richiedere anche trasferimento interprovinciale.
I sindacati parlano di “esercito di docenti”, per i quali la mobilità – cosiddetta straordinaria – per il 2016/17 potrebbe essere l’occasione per coronare il sogno di insegnare nella provincia desiderata.
Ma – avvertono sempre i sindacalisti – il sogno potrebbe infrangersi con la dura realtà degli organici.
E così ad esempio la provincia di Salerno, una di quelle da cui negli anni scorsi si è spostato un numero elevato di docenti, rischia di essere una meta gettonata, ma agli esiti della mobilità molti docenti potrebbero rimanere delusi. E così anche per altre città del sud.
Domenico Ciocciano, della Gilda degli Insegnanti, afferma sul Mattino “Molte istanze saranno inevitabilmente respinte. Questo finirà per prolungare disagi e tribolazioni per molti insegnanti che speravano quest’anno di riabbracciare le scuole di Salerno”.
In più, la suddivisione delle province in ambiti territoriali, rischia comunque di costringere molti docenti che pure otterranno il trasferimento, ad un elevato pendolarismo.
In realtà tali affermazioni, seppure veritiere in linea di massima, andranno coniugate per la singola provincia e classe di concorso, ma soprattutto la partita si giocherà sui nuovi posti del potenziamento, ancora non assegnati alle scuole. Mobilità e organico di potenziamento: non si conoscono ancora le classi di concorso assegnate alle scuole
Pertanto a nostro parere è ancora troppo presto per poter tirare le somme degli esiti dei trasferimenti, bisognerà attendere sia l’assegnazione dei posti di potenziamento alle scuole, sia la sottoscrizione dei criteri di chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici, circostanza che potrebbe essere determinante perchè gli insegnanti decidano di presentare o meno l domanda.