FONTE: www.orizzontescuola.it
C’è da poco da gioire del fatto che in alcune regioni si stenta a formare le commissioni giudicatrici per il concorso a cattedra. Questo infatti non porta ad un annullamento del concorso, come qualcuno candidato erroneamente pensa, ma potrebbe essere causa di ritardi che si ripercuoteranno sui tempi previsti per le assunzioni.
Se questo concorso s’ha da fare, è meglio che si svolga nei tempi preventivati dal Ministero, con assunzione in ruolo nell’a.s. 2016/17. E possibilmente da settembre!
Questo impone un ritmo molto serrato per le prove del concorso. Eliminata la preselettiva, rimangono prova scritta e orale. Molto probabilmente le prove scritte avranno inizio il 28 aprile e si conta di terminare entro il 20 maggio, con due turni per ogni giornata.
Chiaramente le commissioni delle prove già svolte potranno iniziare i lavori di correzione senza dover attendere la conclusione dello scritto delle altre discipline, per cui sarebbe lungimirante inserire nelle prime giornate le prove con un numero più elevato di candidati. E tuttavia le difficoltà di reperimento dei commissari (vedi avviso Sicilia e Lazio) potrebbe far propendere per altre scelte organizzative.
Ricordiamo comunque che non è strettamente necessario che la commissione sia interamente costituita prima della relativa prova scritta, per la quale è necessaria solo la sorveglianza, che verosimilmente può essere affidata a docenti in servizio nella scuola in cui si svolgeranno le prove.
Semmai ci sarebbe da chiedersi se non sarebbe il caso di “ritoccare” i compensi offerti ai commissari, in modo da incentivare la presentazione delle domande.