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Nubi scure e pesanti sulla prossima mobilità dei docenti

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FONTE: www.tecnicadellascuola.it

Sul cielo della mobilità 2016/2017 si stanno addensando nubi scure e pesanti, che potrebbero seriamente compromettere, definitivamente e senza possibilità d’appello, l’intesa raggiunta tra Miur e sindacati il 10 febbraio 2016.

Infatti da Palazzo Trastevere filtrano delle indiscrezioni poco rassicuranti sulla prossima mobilità. I sindacati sarebbero stati convocati dal Miur per il prossimo martedì 5 aprile, per fare il punto della situazione sulla presentazione delle domande di mobilità.

Purtroppo le notizie che potrebbero arrivare da tale incontro, non sono incoraggianti e lasciano intravedere uno scenario a dir poco clamoroso. Infatti al Miur circolano voci insistenti che parlano di una probabile bocciatura dell’ipotesi del contratto sulla mobilità da parte del Mef e della Funzione Pubblica. Questi rumors non sono ufficiali, ma sono stati confermati da vari ambienti sindacali.

Addirittura spunta anche l’ipotesi di un decreto legge ad hoc, piuttosto che la solita Ordinanza Ministeriale, per regolamentare la mobilità 2016/2017 in modo che venga rispettata per intero la legge 107/2015.

Se fossero vere queste indiscrezioni, saremmo di fronte  ad un atto clamoroso che butterebbe nello sconforto migliaia e migliaia di docenti. Infatti se queste voci saranno confermate, questo implicherebbe che anche i docenti entrati in ruolo entro l’anno scolastico 2014/2015 finirebbero titolari su ambito e verrebbero chiamati direttamente nelle scuole dai dirigenti scolastici.

Per adesso i fatti sono che la Funzione Pubblica ha ricevuto dal Miur l’ipotesi di contratto, con allegata relazione tecnica, il 10 marzo, dal 10 febbraio data in cui è stata firmata. Quindi al Miur hanno impiegato un mese per inviare al Mef e alla Funzione Pubblica l’ipotesi di contratto mobilità. Per cui fino al 10 aprile siamo nella normalità dei tempi concessi per la certificazione. che sono appunto 30 giorni. Lo scorso anno, dalla ipotesi di contratto firmata a  metà dicembre, si arrivò quasi a fine febbraio, esattamente due mesi dopo. Per cui il fatto che la Funzione Pubblica non abbia ancora espresso alcun parere, rientrerebbe nella normalità.

Nonostante ciò, le voci del Miur descrivono una situazione a tinte fosche che non lascerebbe scampo all’accordo firmato il 10 febbraio. Una cosa comunque appare certa, ordinanza ministeriale o decreto legge che sia, la mobilità 2016/2017 non prenderà il via prima del 10 aprile 2016 ad essere ottimisti, ma c’è anche chi sostiene che ci vorrà la seconda metà del mese per la presentazione delle domande. Una situazione veramente kafkiana che  lascia con il fiato sospeso migliaia di docenti, che ancora non sanno cosa sarà di loro.

 

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