FONTE: www.professionistiscuola.it – In attesa della pubblicazione dell’ordinanza ministeriale che darà il via alla mobilità 2016, secondo i resoconti sindacali, si cominciano a delineare le modalità organizzative e le date relative alla presentazione della domanda e della pubblicazione dei movimenti.
Diverse sono le novità che sembrerebbero emergere. A differenza degli anni scorsi, quest’anno ci saranno due scaglioni relativi alla presentazione della domanda.
Nel primo scaglione dovranno presentare domanda di mobilità tutti i docenti che rientrano nella fase A della mobilità, ossia la fase provinciale che riguarda i neoimmessi in ruolo in fase 0 e A, gli assuntientro il 2014/2015, che richiedono trasferimento su altra sede della stessa provincia o che richiedono passaggio di cattedra/ruolo, i DOS, i perdenti posto ecc.
In tal caso si dovrà presentare la domanda, presumibilmente tra fine marzo e inizio aprile, mentre i movimenti saranno pubblicati entro il 20 giugno 2016.
Nel secondo scaglione dovranno presentare domanda tutti i docenti che rientrano nelle fasi successive ossia fasi B, C e D, secondo quanto abbiamo riportato in nella tabella di questo articolo.
Per il secondo scaglione si dovrà presentare la domanda, presumibilmente nel mese di maggio 2016, mentre la pubblicazione dei movimenti avverrà scaglionata per ordine di scuola:
– scuola primaria e scuola dell’infanzia entro l’11 luglio 2016
– scuola secondaria di primo grado entro il 20 luglio 2016;
– scuola secondaria di secondo grado entro il 30 luglio 2016.
In tabella sono riportate in dettaglio le date e le preferenze che si possono esprimere nella domanda. L’aspetto positivo è che con la pubblicazione dei movimenti provinciali prima di quelli interprovinciali per tutti gli ordini di scuola, è che i posti che si liberano in seguito ai passaggi di cattedra e ruolo nella stessa provincia, saranno disponibili per le fasi successive (B, C e D).
Purtroppo ciò non sarà possibile per i passaggi di cattedra o di ruolo che saranno concessi in fase Bper ordini di scuola diversi perdendo posti disponibili per la mobilità territoriale.
Ad esempio se si liberano 10 posti su primaria comune in un ambito territoriale di Roma, in seguito al passaggio di ruolo dei rispettivi docenti alla scuola secondaria, tali posti non sono disponibili per la mobilità su primaria perché i movimenti della primaria vengono pubblicati prima di quelli della secondaria.
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