Con ordinanza depositata il 19 febbraio 2016, il Consiglio di Stato ha annullato l’ordinanza con cui il Tar Lazio che aveva rigettato la richiesta cautelare, disponendo, in via cautelare, l’inserimento con riserva dei ricorrenti nelle GaE, accogliendo, pertanto, il ricorso in appello proposto dall’avvocato Dino Caudullo nell’interesse di un cospicuo numero di diplomati e promosso dall’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti.
In particolare, con la prima ordinanza il Tar seppur rilevando l’illegittimità del DM 325/2015 in quanto riproponeva le disposizioni del DM 235/2014 annullate dal Consiglio di Stato con la sentenza n.1973/2015, aveva dichiarato il difetto di giurisdizione in favore del giudice del lavoro.
Sennonché, mutando orientamento il proprio, con una sentenza dello scorso 21 dicembre, lo stesso Tar Lazio aveva disposto l’annullamento del DM 325/2015 per violazione della sentenza n. 1973/2015 con cui il Consiglio di Stato aveva annullato il DM 235/2014, la cui efficacia, secondo il Tar, deve estendersi nei confronti di tutti coloro i quali vi abbiano interesse in quanto in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Rimaniamo in attesa della pronuncia dell’Adunanza Plenaria e della Corte di Cassazione, affinché si possa mettere la parola fine, una volta per tutte, alla battaglia di migliaia di docenti diplomati magistrale.