FONTE: www.tecnicadellascuola.it
Chi partecipa alla fase C della mobilità 2016/2017? Sono i docenti neoassunti con la fase B e C nell’anno scolastico 2015/2016, provenienti dalle graduatorie provinciali ad esaurimento. Questi docenti , freschi di nomina in ruolo, parteciperanno alla mobilità territoriale facendo una istanza di parte ovvero, in assenza di tale istanza, d’ufficio, nel limite dei posti di tutti gli ambiti, che sono eventualmente residuati dalle fasi A e B della mobilità. Per cui prima della fase C sulla mobilità ci sarà la mobilità territoriale della fase A che riguarda i docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiederanno trasferimento tra scuole dello stesso comune e tra scuole di comuni diversi della stessa provincia di titolarità.
Nella fase A ci sono anche i docenti neoassunti in fase 0 e A e i DOS che non intendono confermare la scuola in cui sono attualmente utilizzati, infine nella fase A della mobilità ci sono i docenti che chiedono i passaggi di cattedra e di ruolo su scuola nell’ambito della provincia di attuale titolarità.
Nella fase B ci sono i docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento interprovinciali, passaggi di cattedra e di ruolo interprovinciali, che saranno limitati Nel limite al 25% dei posti disponibili e senza creare situazioni di esubero. In questa fase B della mobilità ci sono i docenti assunti nel 2015/2016 in fase B e C da concorso e che chiedono trasferimento provinciale su ambito territoriale. Poi con i posti rimasti disponibili dopo le fasi A e B della mobilità, si passa alla fase C.
Quanti ambiti potrà richiedere il docente che chiede trasferimento nella fase C? Si potranno chiedere tutti gli ambiti a livello nazionale che sono 380 secondo un libero e personale ordine di preferenza. Volendo il docente che si trasferisce con la fase C della mobilità, può chiedere anche un solo ambito, 10, 100, o quanti ne desidera, senza rispettare un ordine di carattere territoriale o alfabetico. È utile sapere che in caso di non accoglimento delle preferenze parzialmente espresse, la mobilità avverrà d’ufficio partendo dal primo ambito espresso utilizzando le tabelle di viciniorietà degli ambiti e delle province previste dall’apposita OM.
Chi non dovesse presentare la domanda sarà trattato d’ufficio partendo dagli ambiti della provincia in cui è entrato in ruolo e sempre utilizzando le tabelle di viciniorietà, fino a trovare un ambito a libvello nazionale con la disponibilità del posto. Mentre i docenti neoassunti in fase B e C da concorso, che si muovono in fase B della mobilità se non presentano istanza di trasferimento, si muoveranno sempre d’ufficio a partire dal primo ambito disponibile di quelli della provincia in cui sono entrati in ruolo.