Oggi potrebbe essere il giorno decisivo per la firma sul nuovo contratto per la mobilità. I rappresentanti del Miur e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals (Gilda non firmerà) dovrebbero ufficializzare l’intesa nelle prossime ore.
I docenti che sono stati assunti entro il 2014/2015 e gli insegnanti immessi in ruolo nel 2015/2016 nelle fasi 0 ed A (quelli della ‘Buona Scuola’) che avranno accesso alla mobilità otterranno una sede di titolarità. Compresi i docenti di sostegno delle secondarie di II grado.
Gli insegnanti neo-immessi in ruolo, sempre nel 2015/2016, nelle fasi B e C saranno invece collocati negli ambiti territoriali.
Il termine per la presentazione delle domande, che dovranno essere inoltrate online, sarà fissato dall’amministrazione con l’ordinanza applicativa che dovrebbe essere emanata contestualmente.
I docenti che chiederanno trasferimento interprovinciale potranno esprimere una sola preferenza di scuola del primo ambito, se non ci sarà posto disponibile in tale scuola scatterà lo scorrimento di tutte le scuole dell’ambito secondo l’elenco del bollettino ufficiale dello stesso ambito, se poi non ci sarà posto nemmeno sulle scuole elencate dal bollettino ufficiale si passa alla titolarità negli ambiti successivi al primo.
Ci sono, però, due nodi irrisolti, come rileva la Uil Scuola, che cercheranno di essere risolti in queste ore: il problema della mobilità professionale che, coerentemente con l’intesa, deve poter operare sul 25% di tutti i posti vacanti e disponibili, con titolarità di scuola e quello del personale docente nominato da graduatoria di merito in fase B che deve poter avere le stesse opportunità della fase C nella fase dei trasferimenti partecipando al movimento a partire dal primo ambito scelto, così come è previsto per i docenti nominati da graduatoria di merito in fase C.