Con sentenza depositata lo scorso 02 febbraio, il Tribunale di Avezzano, confermando il proprio orientamento, ha accolto il ricorso proposto da una docente, difesa dall’avvocato Dino Caudullo, su ricorso promosso dall’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti.
La docente in possesso del diploma d’istituto magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02, ha contestato la mancata inclusione, da parte dell’amministrazione scolastica, nella III fascia delle graduatorie a esaurimento del personale docente valide nel territorio della provincia di L’Aquila relativamente alla scuola primaria e dell’infanzia. La ricorrente nelle sue difese ha richiamato la sentenza del Consiglio di Stato n. 1973/15, depositata in data 16.4.15, con la quale è stato annullato il D.M. n. 235/14 di aggiornamento e permanenza nelle graduatorie provinciali a esaurimento per il triennio 2014/2017, nella parte in cui non ha consentito l’iscrizione nelle suddette graduatorie ai docenti in possesso del titolo abilitante di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002.
Il Giudice accogliendo le doglianze della ricorrente ha sostenuto che, le norme contenute nel DM 235/2015 sono certamente illegittime per irragionevolezza e disparità di trattamento di posizione omogenee, in quanto non consentono la presentazione della domanda per l’inserimento nelle graduatorie di III fascia ai soggetti in possesso di titoli abilitativi già formatisi al momento della trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento. Per tali ragioni, continua il giudice, i criteri fissati dal decreto ministeriale n. 235/2014, nella parte in cui hanno precluso ai docenti muniti del diploma magistrale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, l’inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti ora a esaurimento, sono illegittimi e vanno disapplicati e conseguentemente va riconosciuto alla ricorrente il diritto all’inserimento nelle citate graduatorie per le classi di concorso relative alle scuole dell’infanzia e primaria.
Nonostante il noto contrasto giurisprudenziale, la sentenza in parola rappresenta un’altra importante pronuncia favorevole per il folto gruppo dei ricorrenti diplomati magistrale, che stanno proseguendo in tutta Italia la difficile battaglia finalizzata all’accesso nelle graduatorie ad esaurimento.