Con un comunicato di poche ore fa la Flc-Cgil ritorna sulla questione del contratto sulla mobilità 2016.
Il comunicato della Flc conferma in pieno la chiave interpretativa che – pur con qualche cautela – stiamo sostenendo da tempo. Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Flc, vuole che sia chiaro che “la determinazione dei sindacati ha costretto la controparte ad accettare lo strumento contrattuale per ripristinare le garanzie sottratte dalla legge in materia di mobilità”.
“Non fa parte dell’accordo politico e tantomeno della trattativa – ribadisce Pantaleo – la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Fin dall’inizio, questa ipotesi è stata radicalmente rigettata da tutti i sindacati e in nessuna parte dell’accordo compare un qualsiasi riferimento alla chiamata diretta”.
Abbiamo già più volte spiegato che la modifica di disposizioni normative per via contrattuale, consentita fino al 2009 in quanto prevista dal TU 165/2001, non è più possibile dopo l’entrata in vigore della legge 15 del 2009.
D’altronde i sindacati ricordano perfettamente cosa accadde nell’estate del 2012 quando la pre-intesa contrattuale sulla mobilità annuale venne bloccata dal MEF e dalla Funzione Pubblica proprio perchè conteneva disposizioni che confliggevano con il docreto Brunetta del 2009.
Tanto che – in quella circostanza – alla fine la preintesa venne definitivamente firmata dai sindacati solo dopo essere stata corretta secondo le indicazioni pervenute della Funzione Pubblica.
L’anno precedente, addirittura, la preintesa sulla mobilità annuale, sottoscritta nel mese di maggio, non passò il controllo della Funzione Pubblica e i sindacati si rifiutarono di firmare il contratto con le correzioni proposte dal Miur. Quell’anno utilizzazioni e assegnazioni provvisorie vennero regolate con una ordinanza emanata in modo unilaterale dal Ministero.
A quanto pare, quindi, i sindacati hanno scelto di sottoscrivere una preintesa ben sapendo che molto difficilmente il testo potrà ottenere il via libera della Funzione Pubblica e del MEF.
Il comunicato del segretario nazionale della Flc apre anche un piccolo giallo: dal tavolo contrattuale – sostiene Pantaleo – “nessuna organizzazione sindacale si è finora ritirata” (il riferimento è alla Gilda che invece ha già fatto sapere di non voler proseguire la trattativa alle condizioni attuali).
Ma Pantaleo annuncia anche che la preintesa contrattuale sarà sottoposta al parere assolutamente vincolante della categoria: nel concreto, dopo la firma dell’accordo si svolgeranno assemblee sindacali in tutta Italia per sapere se davvero docenti e Ata apprezzano gli sforzi fatti in questi mesi dai sindacati.