FONTE: tecnicadellascuola.it
La questione del contratto mobilità della scuola si fa sempre più ingarbugliato e non comprensibile. Il tempo per una decisione sta veramente per scadere. Al momento le posizioni ufficiali tra Amministrazione, che vorrebbe applicare interamente la legge 107/2015, e sindacati, che non vorrebbero gli ambiti territoriali e la chiamata diretta dei docenti da parte dei Presidi, sono apparentemente molto distanti. Tuttavia si fa strada l’ipotesi di una sequenza contrattuale da avviare subito dopo un possibile accordo tra le parti e da firmarsi entro il mese di gennaio. Su questi presupposti la Gilda insegnanti ha deciso che abbandonerà il tavolo delle trattative, infatti il sindacato guidato da Rino Di Meglio coerentemente con il fatto che ha sempre manifestato contro gli ambiti territoriali e la chiamata diretta non può accettare una sibillina sequenza contrattuale che vedrebbe al centro proprio il tema degli ambiti e della chiamata diretta.