L’attesa per il concorso della scuola sta per terminare. Il bando sarà emanato nel mese di febbraio. I precari interessati al concorso si stima siano più di 200 mila. Il bando, così come previsto dalla legge 107, è aperto solo al personale provvisto di abilitazione all’insegnamento.
Prima dell’emanazione del bando il Consiglio dei ministri varerà le nuove classi di concorso, ad annunciarlo è stata la stessa ministra Giannini in un’intervista. I candidati dovranno avere competenze informatiche e dovranno conoscere la lingua Inglese. Le prove saranno così strutturate: “Otto domande a risposta aperta, due in Inglese. Le lingue straniere diventano un passaggio decisivo: se pretendiamo ragazzi con l’inglese in tasca, servono docenti preparati. I candidati avranno due ore e mezza per rispondere”, ha dichiarato il ministro Giannini.
La prova consisterà in una lezione di 45 minuti. L’aspirante dovrà spiegare il metodo scelto e farsi valutare sulle lingue. In alcune materie ci sarà una terza prova di laboratorio, ovvero nel caso di uno scultore – spiega il ministro nell’intervista – avrà 10 ore di tempo per mostrare alla Commissione la sua Arte, lo stesso vale per i docenti di disipline che prevedono insegnamentii laboratoriali.
Chi ha fatto il TFA o il Pas avrà un punteggio aggiuntivo, lo stesso vale per gli anni di insegnamento, questo per tutelare i precari “storici”. Sarà riconosciuto anche il dottorato di ricerca, si tratta di una novità.
La riforma delle classi di concorso ne introdurrà 11 nuove anche se il numero attuale (168) sarà diminuito 114.