La riforma scuola andrà veramente a regime nel 2016: sono coinvolti moltissimi docenti, tra TFA, mobilità, concorso e deleghe infanzia e sostegno.
FONTE: blastingnews.it
La Legge 107/2015, nota come riforma della scuola di Renzi e Giannini, andrà a regime soltanto nei prossimi mesi del 2016: fra gli eventi attesi vi sono il concorso docenti e quello per dirigenti, la mobilità(con ambiti territoriali e chiamata diretta dei docenti), il terzo ciclo del TFA e le deleghe di sostegno, infanzia e la formazione obbligatoria dei docenti.
Concorso scuola 2016, dirigenti e TFA: la riforma 2016
Come da ultime notizie, il concorso scuola 2016 prenderà il via a marzo, con pubblicazione dei bandi il primi di febbraio (vedi tutte le altre anticipazioni). Saranno coinvolti circa 200mila precari abilitati, ma ne saranno assunti solo 63mila (uno su tre). Tra le novità vi sono le nuovi classi di concorso, che hanno causato anche il ritardo. I posti sono suddivisi così: 52.828 posti comuni, 5.766 posti di sostegno e 5.118 dedicati al potenziamento. Ma nel 2016 si svolgerà anche il concorso per dirigenti scolastici, rinviato dal mese di aprile 2015, che dovrebbe mettere in palio 1.000 posti e il terzo ciclo di TFA (Tirocinio Formativo Attivo), che dovrebbe partire in febbraio sulla base di quanto affermato dal ministro.
Mobilità 2016/17, chiamata diretta e ambiti
Motivo di confronto tra Miur e sindacati è la mobilità 2016/17, su cui non si riesce ancora a trovare un accordo. Sono coinvolti tutti i docenti neoassunti più coloro che faranno domanda di trasferimento. Entro il 30 giugno il Miur deve stabilire gli ambiti territoriali, punti cardine della mobilità sulla base della legge 107 e fortemente contestati da sindacati e docenti. Dagli ambiti deriverà anche la chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti. Resta da definire in quali casi la mobilità darà la titolarità su scuola e in quali casi su ambiti. L’incontro decisivo dovrebbe avvenire il 21 gennaio.
Miur, deleghe sostegno, infanzia e formazione
Entro la fine anno i docenti dell’infanzia (110mila circa) e di sostegno (120mila circa) assisteranno alla riforma dovuta alle deleghe in bianco della legge 107. Ma vi è anche una terza delega che riguarda tutti i docenti: quella sulla formazione, che da quest’anno diventa obbligatoria. Per il sostegno si progetta la separazione delle carriere, un concorso dedicato e più specializzazione sulle patologie. Per l’infanzia si attende il progetto 0-6. Per la formazione è ancora tutto da vedere, ma entro la fine dell’anno anche questa delega dovrebbe essere pronta.