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Docenti contrastivi", ANP si difende: intendevamo contrastività nei confronti di scuole e piani triennali, non dei dirigenti

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Ed ecco giungere da parte dell’Associazione Nazionale dei Presidi una spiegazione della slide numero 12 nella quale si afferma che i dirigenti grazie alla riforma avranno “mano libera nei confronti dei docenti contrastivi”.

ricorso-tar-new-3La spiegazione è contenuta nel resoconto dell’incontro avvenuto al Ministero sugli ambiti territoriali e durante la quale i sindacati hanno posto sul tavolo anche la questione dei “presidi scriffo”.

Questione ritornata in auge a seguito della scoperta in una delle presentazioni utilizzate dall’associazione ANP di una slide in cui, tra i vantaggi della chiamata diretta dei docenti, c’era la possibilità da parte dei presidi di “avere le mani libera nei confronti dei docenti contrastivi”.

Affermazioni che hanno fatto saltare i sindacati su tutte le furie, attaccando l’associazione durante la riunione.

L’ANP si è difesa affermando che la volontà è di sparare sui “presidi sceriffo per affossare gli ambiti territoriali che i sindacati non vogliono”.formazione2

Relativamente alla “slide 12” “su cui – dice l’ANP – si è sprecata perfino un’interrogazione parlamentare, chi ha occhi per leggere ha già letto da solo: si parlava di docenti contrastivi nei confronti delle scuole e dei piani triennali e non nei confronti dei dirigenti”.

“Basterà – conclude l’ANP – solo il richiamo ad uno dei più noti e sperimentati strumenti logici per vagliare la validità di un’affermazione: quello che va sotto il nome di “prova ex adverso”. Cosa accadrebbe se la categoria concettuale e comportamentale della “contrastività”, cui con orgoglio si richiamano non pochi dei nostri più accesi contestatori, fosse assunta a criterio regolatore della vita delle scuole, e delle comunità in genere? O, più banalmente, degli studenti nei confronti di quegli stessi docenti?”

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