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Diploma magistrale: ricostruiamo la vicenda, facendo il punto sui ricorsi avviati

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Facciamo il punto sul contenzioso per l’inserimento nelle GAE dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante, in quanto conseguito entro l’a.s. 2001/2002 avviati dall’Associazione

L’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti ha promosso lo scorso anno un ricorso al Tar Lazio avverso il DM 235/2014 e, a fronte dell’ordinanza negativa emessa in primo grado, ha ottenuto in appello da parte del Consiglio di Stato l’inserimento con riserva dei propri ricorrenti nelle Gae.

ricorso-tar-new-3Come noto, abbiamo già proposto un primo ricorso per ottenere una corretta esecuzione dell’ordinanza cautelare, rivendicando il diritto dei docenti inseriti nelle Gae con riserva ad essere destinatari di incarichi a tempo determinato ed indeterminato, ma il Consiglio di Stato, in maniera a dir poco contraddittoria rispetto a casi assolutamente identici decisi diversamente, ha ritenuto sufficiente, per il momento, l’inserimento con riserva.

Noi però non ci arrendiamo.

A fronte infatti dell’evidente disparità di trattamento che si sta perpetrando, abbiamo proposto un nuovo ricorso al Consiglio di Stato per rivendicare una corretta esecuzione dell’ordinanza cautelare in questione, richiamando un recente orientamento favorevole dello stesso Consiglio di Stato.

Avverso il D.M. 235/2014 è anche stato proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica che sta facendo il suo corso, con i tempi – più lunghi – propri di questo procedimento.

Per colo i quali non hanno aderito al ricorso avverso il DM 235/2014, l’ANOD ha promosso ricorsi al Giudice del lavoro ed un altro ricorso al Tar Lazio, questa volta avverso il DM 325/2015.

Su quest’ultimo fronte, il Tar ha ribadito in sede cautelare il proprio orientamento negativo ed avverso detta ordinanza abbiamo proposto appello innanzi al Consiglio di Stato (iscritto al n. 10375/2015 RG) ed a breve sarà fissata l’udienza.

Innanzi ai vari giudici del lavoro interessati dai nostri ricorsi gli esiti finora intervenuti rispecchiano il quadro di assoluta incertezza che regna in materia.

Alcuni giudici infatti ritengono che sulla materia debba pronunciarsi il Tar, altri ritengono invece che debba pronunciarsi il giudice del lavoro e, tra questi, alcuni condividendo l’orientamento favorevole del Consiglio di Stato, stanno accogliendo i ricorsi, altri sono invece di parere diametralmente opposto, rigettando le istanze.

A fronte delle ripetute batoste subite dal Consiglio di Stato, il Ministero dell’Istruzione sta ancora opponendo una strenua difesa, dando battaglia su tutti i fronti giudiziari.

Per tentare di arginare la falla apertasi dopo la sentenza 1973/2015, l’Avvocatura Generale dello Stato ha infatti recentemente proposto regolamento di giurisdizione, rimettendo alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite la decisione su chi, giudice amministrativo o giudice del lavoro, abbia la competenza a decidere su questi ricorsi.

A fronte dell’annuncio della proposizione del regolamento di giurisdizione da parte del Miur, il Consiglio di Stato ha emesso ordinanze contraddittorie, in alcuni casi disponendo l’inserimento con riserva in graduatoria dei ricorrenti, in altri casi limitandosi ad ordinare al Tar di fissare in tempi brevi le udienze di merito.

Che le ultime altalenanti pronunce del Consiglio di Stato possano rappresentare un campanello d’allarme, sembra trovare conferma nella rimessione dell’intera questione del diritto all’accesso in GAE dei diplomati all’Adunanza Plenaria.

Con diverse ordinanze (tra le altre la n.5352/2015), la sesta sezione del Consiglio di Stato ha infatti rimesso la questione all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato rilevando la possibilità che il punto di diritto sottoposto al proprio esame possa dare luogo a “contrasti decisionali”.

La rimessione della questione all’Adunanza plenaria non sembra essere un buon segnale per tutti i ricorrenti, considerato che la stessa delibera sulle attività che possono dare contrasti giurisprudenziali di notevole rilievo e quindi potrebbe rappresentare l’indice di un possibile mutamento di orientamento del Consiglio di Stato sulla questione dell’inserimento nelle Gae dei diplomati.

Nel frattempo, per tutti coloro che ancora non avessero proposto ricorso al TAR nel luglio 2015, l’Associazione ha avviato un nuovo ricorso al TAR al fine di consentire l’ingresso in GAE dei diplomati magistrale, facendo dichiarare nullo il DM 325/2015 nella parte in cui non consente l’inserimento in GAE dei suddetti docenti in violazione della sentenza del Consiglio di Stato n.1973/2015. Ciò anche a seguito di una storica sentenza del TAR che, definitivamente pronunciandosi con sentenza depositata il 21.12.2015, ha consentito l’inserimento in GAE di un piccolo gruppo di Diplomati Magistrale.

In attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione, la quale dovrà stabilire una volta per tutte se la competenza in materia sia del Tar o del Giudice del lavoro, e dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che potrebbe anche determinare un cambio di rotta nel merito della vicenda, dovremo quindi tenere duro e coltivare i giudizi pendenti, fin quando non si farà chiarezza una volta per tutte.

Si coglie l’occasione per porgere tutti i ricorrenti ANOD un augurio di un sereno Natale e di un felice Anno Nuovo.

L’Ufficio Legale di Orizzonte Docenti

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