Il dm 850 del 27 ottobre 2015 e la circolare del 5 novembre 2015 forniscono indicazioni sull’anno di prova e formazione del docente neoimmesso in ruolo, anche per quanto riguarda la nomina del tutor.
In particolare vi si legge “Tendenzialmente ogni docente neoassunto avrà un tutor di riferimento, preferibilmente della stessa classe di concorso o relativa abilitazione, o classe affine o area disciplinare, ed operante di norma nello stesso plesso.”
Vi sono però anche parecchi casi che esulano da tale prospettiva, soprattutto in relazione alle immissioni in ruolo della fase C, in cui alcuni docenti sono stati utilizzati per l’a.s. 2015/16 in scuole di ordine e grado in cui non è presente la relativa classe di concorso. In relazione a ciò il Ministero ha comunque offerto una soluzione di buon senso con il seguente avviso
“Si comunica che, in caso di assegnazione della sede di servizio su grado di istruzione diverso rispetto al grado di immissione in ruolo, le funzioni relative all’utilizzazione del personale non consentono l’acquisizione di una classe di concorso non coerente con l’ordine di scuola a cui il servizio si riferisce. Pertanto per immissioni in ruolo sul secondo grado con servizio relativo a classi di concorso del primo grado occorrerà imputare il servizio su una classe di concorso corrispondente, tenendo conto dell’insegnamento impartito. Ove non esista una corrispondenza diretta, come nel caso di A050 (Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A043 (Italiano, storia ed educazione civica, geografia nella scuola media)., si potrà procedere all’assegnazione per analogia. Ad esempio classi di concorso come A036 (Filosofia, Psicologia e Scienze dell’Educazione.) e A019 (Discipline giuridiche ed economiche) potrebbero essere assimilate a A043 (Italiano, storia ed educazione civica, geografia nella scuola media).”
Tale avviso pone quindi un esempio di “analogie” per classi di concorso che altro non è che anche un messaggio indiretto ai dirigenti Scolastici ad operare di conseguenza anche per l’assegnazione del tutor
Pertanto dal momento che non tutte le scuole possono essere in grado garantire il tutor della stessa classe di concorso o anche affine del docente neo immesso in ruolo, laddove l’analogia è il più possibile “vicina” alla classe di concorso in questione è sicuramente meglio, altrimenti il dirigente opererà l’assegnazione del tutor con i docenti che ha a disposizione. D’altronde non è possibile pensare di non assegnare un tutor.
Il ruolo del tutor Anno prova docenti. Quale funzione ha il tutor? L’attività tutoriale svolta potrà essere oggetto di assegnazione del bonus stipendiale