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Riforma. Concorso a cattedra chi vince entra in ruolo dopo 3 anni. Saranno necessari 24 crediti discipline antro-psico-pedagogiche

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Fervono al Ministero gli incontro sulla nuova formazione e sul nuovo reclutamento dei docenti che sarà oggetto di una delega da parte governativa, come contenuto nella legge 107.

la-buona-scuola2Tra le novità che riguarderanno la riforma il fatto che l’accesso al ruolo avverrà solo per concorso, al quale si accederà dopo la laurea magistrale. Ma, una volta vinto il concorso non si entrerà subito in ruolo, ma dovranno trascorrere ben tre anni, durante i quali i docenti saranno sottoposti ad una rigida prova.

Una soluzione che ha fatto saltare dalla sedia molte associazioni ed organizzazioni di docenti che vedono il percorso una lunga corsa ad ostacoli.

C’è da sottolineare il fatto che l’apprendistato, però, verrebbe retribuito, secondo le regole nazionali che consentono uno stipendio nimomo di 400 euro mensili. Si tratta, comunque, di notizie da prendere con il beneficio dell’inventario, dato che il confronto tra Governo e associazioni è ancora in itinere.

Tra le novità contenute nella riforma anche il requisito per l’accesso al concorso di un minimo di 24 crediti nelle discipline antro-psico-pedagogiche. Un tetto ritenuto eccessivamente alto.

Chiaramente, queste eventuali modifiche riguarderanno i futuri concorsi e non certamente quello che sarà avviato entro fine anno per il quale il requisito di accesso è il possesso dell’abilitazione.

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