Per la prima volta nella storia del pubblico impiego ci troviamo di fronte a una selezione al buio in cui non vengono resi noti elenchi e punteggi degli assunti.
E’ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alla fase B del piano di immissioni in ruolo, chiedendo con forza che vengano pubblicati online elenchi e punteggi dei 9mila docenti ai quali la scorsa notte è stata inviata la proposta di assunzione da viale Trastevere.
“Si tratta di una grave mancanza di trasparenza da parte del Miur che nega così ai precari il diritto di verificare la procedura di assegnazione dei posti”, prosegue il coordinatore Gilda.
“Sorprende poi – aggiunge Di Meglio commentando i dati illustrati dal ministro Giannini in conferenza stampa – che, rispetto ai 16mila posti vacanti, siano state effettuate soltanto 9mila nomine. Del resto, da mesi abbiamo rilevato che una parte dei posti sarebbe rimasta vacante perché già a livello nazionale scarseggiavano i docenti di alcune classi di concorso, per esempio matematica e laboratori. Non è vero, quindi, che la differenza tra i posti disponibili e le assunzioni sia da attribuire alla mancanza di domande”.
“Se si tiene conto che le due precedenti fasi del piano di immissioni in ruolo (0 e A) hanno riguardato le graduatorie locali, – conclude il coordinatore della Gilda – è evidente che il numero di docenti costretti a spostarsi nella fase B è abnorme e molto lontano da quel 10% profetizzato dal ministro”.