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Immissioni in ruolo. Confronto tra domande e posti. Gilda: fase B grande flop

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comunicato Gilda – “Il Governo ha ben poco da festeggiare: la fase B del piano di assunzioniè stato un grande flop. Il numero di candidati che hanno fatto domanda non riuscirà a coprire il contingente del pianostraordinario”. Così Antonio Antonazzo, referente precari della Gilda degli Insegnanti, commenta i dati pubblicati ieri dal Ministero dell’Istruzione.

“Le domande sono circa 71.000, ma di queste circa 15.000 sono dell’infanzia e quindi quelle reali sono circa 56.000. Già in faseB – spiega Antonazzo – i posti di sostegno dell’infanzia, della primaria e della media, non saranno tutti coperti. Ciò significa che non ci saranno candidati di sostegno per la fase C se non per la sola scuola secondaria superiore.futuro-sicuro4

Per la fase C, pur supponendo che icandidati siano distribuiti in maniera tale da poter coprire tutte le classi di concorso che verranno individuate e che tutti i posti di sostegno di questa fase verranno assegnati alle superiori, rimarrebbero 14.000 posti scoperti.

Ma è già possibile affermare con certezza che saranno almeno il doppio se non di più. Per fare unesempio – prosegue Antonazzo – sulla classe A019 (disciplinegiuridiche ed economiche, ndr) ci sono oltre 5400 domande dicandidati per poche decine di posti nella fase B e, per bene che vada, qualche centinaia nella fase C. Viceversa in altre classi diconcorso, come il sostegno nelle scuole medie, risultano molti postidisponibili, circa 1500-2000 in fase B, senza candidati”.

“Questi numeri – conclude Rino Di Meglio, coordinatore nazionale dellaGilda – dimostrano in maniera inequivocabile l’inadeguatezza delpiano di immissioni in ruolo messo a punto dal Governo e il paradossoper cui i precari che rientrano nella fase C, nonostante i loro punteggi più bassi, hanno maggiori possibilità di ottenere unacattedra vicino casa mentre quelli della fase B, pu con punteggi piùalti, rischiano di dover emigrare”

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