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Mobilità scuola 2015/2016: per gli ATA quasi 10.000 posti disponibili e nessuna assunzione

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Pubblicati i trasferimenti. L’impegno della FLC CGIL per garantire immissioni in ruolo e supplenze.

Sono stati pubblicati il 20 agosto 2015 i trasferimenti di sedepassaggi di profilo del personale ATA e sono disponibili a questo indirizzo.certificazione-informatica-eipass1

In base ai dati forniti dal Miur abbiamo elaborato una tabella con i posti disponibili dopo la mobilità per il 2015/2016.

A fronte di 9.962 posti liberi al momento, per i veti del Ministero dell’economia, non sono previste assunzioni in ruolo e lesupplenze annuali saranno conferite fino all’avente diritto in attesa dell’eventuale transito del personale delle province.

Gli effetti nefasti delle pessime riforme approvate da Renzi (“La Buona Scuola”, legge di stabilità 2015 e chiusura delle province) fanno strame dei diritti dei lavoratori e dei diritti dell’utenza.

Con il passaggio dei soprannumerari delle province si continua a ignorare la questione delpersonale ATA. Un grave errore politico che la FLC CGIL ha denunciato in ogni occasione e in ogni momento proponendo di contro:

  • un organico funzionale di istituto
  • la stabilizzazione dei lavoratori con 36 mesi di servizio
  • l’internalizzazione di tutte le funzioni Ata con restituzione alle scuole di circa 12.000 posti di organico congelati dal regolamento Gelmini
  • la copertura del turn over
  • un concorso ordinario ormai non bandito da più dieci anni per i direttori dei servizi
  • un concorso riservato per gli assistenti amministrativi che da dieci anni svolgono il lavoro da direttore dei servizi
  • il ritiro delle misure contenute nella legge di stabilità 2015 (taglio di 2.020 unità organiche, mancata sostituzione dei collaboratori scolastici prima di 7 giorni di assenza del titolare, non sostituzione degli assistenti amministrativi nelle scuole con almeno tre unità lavorative, congelamento posti per soprannumerari di altre amministrazioni), che, se lasciate così come sono, metteranno a rischio in alcune realtà la stessa apertura degli edifici.

Senza tregua, provvedimento per provvedimento, incarico per incarico porteremo avanti la nostra battaglia nelle sedi parlamentari, politiche e giudiziarie.

L’emergenza ATA riguarda la dignità stessa del lavoro, non è solo un problema della categoria o dei precari che restano senza lavoro è un problema che parla al ruolo sociale della scuola pubblica e alla qualità del progetto didattico.

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