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ASSUNZIONI. LA FAQ 22 E LA SCELTA DELLA PRIMA PROVINCIA. CAMPIONE: NON ACCADRÀ CHE CHI HA MENO PUNTEGGIO VERRÀ ASSUNTO A SCAPITO DI CHI NE HA DI PIÙ

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A parlare oggi, e a spiegarci la FAQ 22 e la scelta della provincia, è Marco Campione, della segreteria del Sottosegretario Davide Faraone.

masterSu Tweeter posta “Poche ore e posso farmi qualche giorno di vacanza anch’io…” accennando alla scadenza per la presentazione della domanda per la partecipazione alla fase B e C delle immissioni in ruolo, scadenza ricordata anche da Miur Social, ma qualche ora prima sul proprio profilo Facebook aveva fornito questa spiegazione ai numerosi quesiti pervenuti dopo l’intervento dell’On. Faraone sulla scelta della prima provincia, volti innanzitutto a chiarire che non potrà accadere che un candidato con punteggio minore possa essere assunto in una provincia a scapito di chi ne ha di più.

La “scelta della prima provincia” quella veramente più gradita non fa rischiare nulla – afferma Campione – ma in compenso è massimo il numero di coloro che troveranno posto nella loro prima scelta.

Le parole di Marco Campione

“Ricevo molte mail da persone che mi chiedono quale sia la scelta migliore per la prima provincia anche alla luce della Faq 22.

Dare consigli è molto difficile perché ciò che accadrà dipende da scelte collettive che, con buona pace di Asimov e la sua psicostoria, non è possibile prevedere.

Però possiamo usare il buon senso. Cerco di dare un contributo con lo spirito che cerco sempre di avere: dare informazioni le più oggettive possibile perché ciascuno scelga con cognizione di causa. Poi ogni scelta è legittima e va rispettata. Parliamo della vita delle persone e nessuno può e deve permettersi né di giudicare né di influenzare per ragioni ideologiche o politiche.

Innanzitutto una precisazione: c’è coerenza nelle cose che abbiamo chiarito nelle Faq quindi la 22 va letta insieme in particolare alle Faq 20, 21 e 25. Cosa dicono è abbastanza noto agli interessati.

Le supplenze saranno date prima dell’8 settembre e quindi prima che il neo assunto riceva la proposta di incarico.

Avere una supplenza consentirà di accettare il ruolo ma rimanere nella propria provincia per un anno e poi partecipare alla mobilità e/o chiedere una assegnazione provvisoria.

Avere un contratto – ad esempio con una paritaria – consentirà di chiedere di posticipare l’immissione in ruolo (e poi partecipare alla mobilità e/o chiedere una assegnazione provvisoria).

Tutte cose che limiteranno il numero di persone che dovranno abbandonare la propria provincia.

Perché questa premessa? Per dire che tutta la nostra azione è stata finalizzata a tenere il più possibile le persone vicino a casa. E per dire che avendo queste “reti di protezione” la scelta più sensata è a mio avviso quella di indicare come prima provincia quella di residenza senza correre alla ricerca di quelle con più possibilità di assunzione.

Infatti la “tutela” della prima provincia ha una limitazione, quella data dal fatto che non potrà comunque succedere che in una determinata classe di concorso una persona con meno punteggio venga assunta a scapito di una che ne ha di più.

Dunque a scegliere come prima provincia quella veramente più gradita non si rischia nulla, ma in compenso è massimo il numero di coloro che troveranno posto nella loro prima scelta. 

Senza il meccanismo descritto nella faq 22 questa indicazione sarebbe stata solo teorica perché chi ha un punteggio alto e vuole cogliere l’occasione forse unica di entrare in ruolo molto prima del previsto avrebbe legittimamente cercato la provincia con più possibilità di impiego; invece – grazie a questa sorta di salvaguardia – tutti gli aspiranti sono più liberi di provare a restare vicino casa per poi giocarsela su una graduatoria di fatto nazionale per tutte le altre province.

Un bel passo avanti rispetto alla ricerca forsennata della “gae che scorre più veloce” che caratterizzava ogni aggiornamento triennale…

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