Ormai è chiaro: l’organico potenziato inizierà a funzionare – nella migliore delle ipotesi – a fine novembre 2015; i 55mila posti previsti dalla legge 107 non saranno coperti tutti, è molto probabile che si arriverà, al massimo, a 42-45mila posti. I 10-13 mila posti non attribuiti a docenti neo-assunti non potranno essere coperti con supplenze temporanee, perchè il comma 95 della legge di riforma non lo consente.
In molti sperano che la situazione si risolva a partire dal 2016/17, ma non bisogna esserne troppo sicuri. Vediamo perchè.
Intanto non va dimenticato che la legge (comma 65) stabilisce che “il personale della dotazione organica dell’autonomia è tenuto ad assicurare prioritariamente la copertura dei posti vacanti e disponibili”.
E bisogna anche ricordare che le assunzioni del prossimo anno verranno effettuate per la copertura del turn-over con le consuete procedure previste dalla legge e cioè solo a seguito di esplicita autorizzazione del MEF. Ora, proviamo ad immaginare cosa potrà accadere: ci saranno, poniamo, 25mila posti liberi dovuti al turn-over. Siamo sicuri che il MEF autorizzerà proprio 25mila nuove assunzioni? E se invece dovesse dire: “La situazione economica è difficile, d’altra parte le scuole hanno già un organico più ampio rispetto alla cattedre effettivamente necessarie per far funzionare le classi esistenti e quindi usino pure l’organico dell’autonomia per coprire i posti vacanti e disponibili, come peraltro prevede la legge 107”.
Con questo meccanismo, nell’arco di 3-4 anni l’organico potenziato potrebbe ridursi a poche migliaia di posti, indispensabili a coprire a mala pena le necessità più evidenti (sostituzione dei vicepresidi, per esempio)