Sulla questione mobilità straordinaria e rientro dei docenti neoassunti il Governo sta puntando molto per smorzare le polemiche di ciò che è stata definita “deportazione” dei docenti neoasunti.
Molti, infatti, rischiano di lavorare lontano da casa a seguito delle operazioni di assunzioni delle fasi B e C. Si tratta di docenti che nella maggior parte dei casi lavorano da anni stabilmente nella propria provincia grazie alle supplenze e mal sopporta di doversi allontanare da casa.
Sulla questione sono intervenuti più volte esponenti del Governo o dell’entourage ad assicurare che tali docenti potranno contare sulla mobilità straordinaria prevista dalla riforma della scuola. E’ davvero così?
Con molta probabilità si tratterà del più imponente piano di mobilità della storia della scuola, dato che i docenti potranno contare non sul 60% dei posti disponibili, come solito, ma sul 100% inclusi tutti i posti che verranno creati con l’organico potenziato.
Il piano, però, prevede che ad avere la precedenza tutti i docenti che sono stati assunti entro l’anno 2014/15.
I neoassunti del piano assunzionale previsto dalla riforma della scuola, quindi i docenti assunti nella fase zero ed A del piano di assunzioni e i docenti che saranno assunti nella fase B e C, parteciperanno al piano di mobilità, ma in seconda battuta. C’è da porre i dovuti distinguo tra i docenti della fase zero ed A dai docenti della fase B e C: i primi potranno partecipare alla mobilità provinciale, mentre i secondi anche a quella interprovinciale, dato che le assunzioni avverranno su base nazionale, mentre per i primi su base provinciale.
La possibilità per i docenti neoassunti nelle fasi B e C di poter tornare a casa sta tutta sul numero di quanti docenti assunti negli anni passati faranno richiesta di mobilità.
Di certo si tratta di una occasione da non perdere e probabilmente irripetibile dato che tutte le regole sulla mobilità dovranno essere riscritte e saranno legate alla creazione degli ambiti territoriali, fase preliminare per l’avvio delle nomine gestite dai dirigenti scolastici.
Di conseguenza, il pericolo per i neoassunti sarà di ritrovarsi con pochi posti a disposizione.
Uno spiraglio, però, è stato aperto da Marco Campione qualche giorno fa, intervenendo alla trasmissione Fahrenheit su Radio tre. Si prefigurerebbe, infatti, una modifica nella legge di Stabilità, che abbiamo fatto coincidere con un mutamento delle regole sull’assegnazione provvisoria che aggiri il vincolo triennale e consenta ai docenti neoassunti di potervi partecipare.
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