A fare un po’ chiarezza sull’algoritmo che il Ministero utilizzerà per le immissioni in ruolo della fase ci pensa il Dott. Max Bruschi, ispettore del Miur.
Reclamato a gran voce un chiarimento, a poche ore dal termine di scadenza per la presentazione delle domande, il criterio che sarà utilizzato dal sistema informativo sembra delinearsi, intrecciando le previsioni contenute nella legge n. 107 del 13 luglio 2015 con la successiva FAQ n. 22 e le esternazioni di ieri del sottosegretario Faraone.
A questo punto si tratterà di distinguere tra prima preferenza e le altre.
Afferma il dott. Bruschi
“Il Miur ha trovato una quadra plausibile ed equa per la procedura nazionale, tale da privilegiare, per quanto possibile, la prima preferenza e, in seconda battuta, le preferenze successive. Resta fermo che prima sono trattati i docenti inseriti nelle GM concorsuali, poi si passa ai docenti inseriti in GAE rispettando le fasce di appartenenza”
1. Sostanzialmente, nella fase C, ciascun docente si confronta in prima battuta, a “pettine”, sulla base dei punteggi, coi soli colleghi che hanno indicato la medesima provincia quale prima preferenza. Se, per ipotesi, ho titolo solo per la 19/A e ho scelto come prima provincia Sondrio, il sistema mi confronterà con tutti coloro i quali hanno scelto Sondrio come prima provincia sulla 19/A. In caso di ulteriori abilitazioni, si verificano tutte le ulteriori abilitazioni sulla prima provincia con tutti coloro i quali abbiano le stesse abilitazioni e abbiano scelto Sondrio come prima provincia.
2. A partire dalla seconda provincia scelta, invece, il sistema è quello già precedentemente descritto, cioè un’unica graduatoria nazionale a pettine sul punteggio: ciascuno otterrà il posto nella prima tra le province del proprio ordine di preferenza individuale ove risulti avere titolo sulla base del punteggio.
Poniamo che abbia l’abilitazione sulla 51/A con 100 punti e sulla 50/A con 80 e non ho trovato posto sulla prima provincia. Il sistema verifica se sulla provincia che ho indicato, a partire dalla seconda, ho titolo al posto sulla 51/A, e poi sulla 50/A. Se non ho titolo sulla seconda, perché altri candidati hanno punteggio superiore al mio e non hanno trovato collocazione in province cui avevano dato la precedenza, passa alla provincia successiva, e via di seguito.
Nella fase B, invece, l’elaborazione prevede da subito un’unica graduatoria nazionale a pettine, che funziona come il punto 2., ma d’altro canto la fase B è già preceduta da una fase A “provinciale”.”
Confermato a questo punto quanto riportato nell’articolo di Italia Oggi Immissioni in ruolo. A fare la differenza l’ordine delle preferenze, ma il rischio di essere assunti in altra provincia rimane alto
Rimane da chiarire come mai le risposte ricevute dai nostri lettori al call center messo a disposizione dal Ministero confermino il criterio puro del punteggio, come delineato dalla legge.