Mentre il Governo Renzi distrugge la scuola pubblica col liberismo imperante, noi a Napoli apriamo nuovi nidi, miglioriamo la refezione e assumiamo centinaia di maestre comunali.
A dirlo, il 31 luglio sul suo profilo Facebook, è stato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “Renzi distrugge la scuola pubblica e taglia ai Comuni per non far funzionare i servizi pubblici locali”, scrive il primo cittadino del capoluogo partenopeo.
“A Napoli, in controtendenza al liberismo imperante – prosegue De Magistris – abbiamo aperto asili nido, rafforzato e migliorato la refezione scolastica e a settembre assumeremo, a seguito di concorso, 370 maestre, metà precarie stabilizzate e metà nuove assunte”.
Il sindaco aggiunge che la politica del Governo “ci strangola, ma noi non molliamo. La Costituzione è nata dalla Resistenza e si difende con la Resistenza. Vogliono austerità per i poveri, gli ultimi e le persone perbene, vogliono soffocare la nostra libertà e la nostra autonomia, ma noi andiamo avanti convinti che l’austerità deve essere, invece, per le caste e le oligarchie politico-finanziarie”, conclude de Magistris.
Ricordiamo che i tagli ai servizi pubblici locali non sono sempre derivanti da effettive riduzioni di spesa. Ma anche da “buchi” normativi. Come quelli conseguenti, ad esempio, dal venire meno delle Province: ad oggi non esiste una norma che permetta, in particolare, ai tanti assistenti ai disabili (tra cui i ciechi e i sordi), nelle scuole superiori pagati proprio dalle Province, di poter esercitare il loro supporto nelle scuole.