L’obiettivo del movimento di Civati è chiudere la raccolta delle 500mila firme il 30 settembre, per arrivare a votare sui referendum nella primavera del 2016.
La mattina di giovedì 16 luglio, il movimento di Pippo Civati, ha depositato in Corte di Cassazione otto referendum, anunciati solo alcun giorni fa: riguardano lavoro, scuola, legge elettorale e Sblocca Italia. Due quesiti riguardano l’Italicum: uno ne chiede l’abolizione totale, uno l’abolizione di capilista e pluricandidature. Altri due quesiti chiedono l’abolizione di due aspetti del Jobs act: demansionamento e licenziamenti collettivi. Due intendono verificareil pensiero del popolo italiano sulle trivelle e sul loro valore strategico.
Per quanto riguarda la scuola, ha fatto sapere il movimento ‘Possibile’, il referendum interviene in particolare sulla figura del preside manager e dai poteri “allargati”, introdotta dalla riforma e tanto contestata negli scorsi mesi anche dai docenti.
L’obiettivo del movimento di Civati è chiudere la raccolta delle 500mila firme il 30 settembre, per arrivare a votare sui referendum nella primavera del 2016.