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Immissioni in ruolo: gestire fasi B e C evitando, per quanto possibile, mobilità nazionale

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Mobilità nazionale nella fasi B e C: comincia a diventare un incubo per quei docenti che nello scorso aggiornamento delle graduatorie avevano deciso di mantenere la propria provincia di inserimento, o che non potrebbero spostarsi per motivi familiari o di salute.

Il testo del maxiendamento approvato il 25 giugno in Senato prevede al comma 99, che i soggetti interessati (non nominati nelle fasi precedenti) presentino domanda di assunzione (non sappiamo ancora se obbligatoria o diploma2015 (1)facoltativa), esprimendo l’ordine di preferenza tra tutte le province, a livello nazionale.

All’assunzione si procede scorrendo l’elenco di tutte le iscrizioni nelle graduatorie, dando priorità agli iscritti nelle GM rispetto ai docenti delle GaE e, in subordine, in base al punteggio posseduto per ciascuna classe di concorso.

Solo in caso di indisponibilità del posto per tutte le province, non si procede all’assunzione.

I soggetti che non accettano la proposta di assunzione eventualmente effettuata in una fase, non partecipano alle fasi successive e sono definitivamente espunti dalle rispettive graduatorie.

I docenti chiedono:

  • domanda separata per le fasi B e C
  • di concorrere prima alle fasi B e C per la propria provincia/regione e solo dopo non aver trovato posto neanche nella fase C concorrere per altre province. Se così non fosse infatti un docente con punteggio minore potrebbe occupare un posto della fase C ma nella provincia/regione di interesse, a discapito di chi con punteggio maggiore è stato individuato a livello nazionale nella fase B
  • di avere precedenza nella provincia di iscrizione nelle GaE rispetto a chi sceglie la stessa provincia con la domanda di assunzione, anche se con punteggio maggiore
  • una lista nazionale dei posti disponibili per ciascuna provincia, per una scelta quanto più razionale e consapevole possibile

I docenti chiedono inoltre di chiarire come potranno essere tutelate, in una mobilità a fase nazionale, le tutele di legge per le assunzioni. E se la “costrizione” ad accettare un posto di lavoro a tempo indeterminato al di fuori della provincia/regione di iscrizione sia contemperata da tali tutele di legge.

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