Sulla nuova istituzione del Comitato per la valutazione dei docenti è necessario fare chiarezza, visto che anche i relatori del maxiemendamento sulla riforma della scuola non hanno le idee troppo chiare.
Vediamo quindi come stanno veramente le cose e da chi realmente è costituito questo nuovo comitato valutazione.
Ci riferiamo al comma 129 dell’art. 1 del DdL 2994-B, che di fatto modifica l’articolo 11 del Testo Unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Il nuovo art. 11 del Testo unico sulla scuola prevede che presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:
a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
Quindi i docenti che faranno parte di questo nuovo comitato per la valutazione dei docenti saranno tre e non due come asserisce nel video la senatrice Puglisi del Partito Democratico, che è bene ricordalo è stata relatrice al Senato di questo disegno di legge.