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DdL Scuola: ecco il testo del maxi-emendamento. Domani alle 15 ripresa dei lavori

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L’ufficio di presidenza della commissione Istruzione del Senato ha fissato per domani alle 14 il termine per i sub-emendamenti al maxi-emendamento presentato oggi dai relatori di maggioranza sul ddl scuola. Alle 14,30 si terrà un nuovo ufficio di presidenza e alle 15, se non ci saranno novità, la commissione riprenderà i lavori.

I relatori del disegno di legge di riforma della scuola hanno depositato oggi un maxiemendamento, sostitutivo dell’intero testo, in commissione Istruzione del Senato, che potrebbe preludere ad un’accelerazione dei tempi di approvazione con la spinta del voto di fiducia.10805608_10152938612514360_4804602266242547192_n

L’emendamento non cambia l’impianto della riforma, che prevede l’assunzione di circa 100.000 precari e attribuisce più poteri ai presidi, ma si propone di accogliere alcune critiche dell’opposizione e dei sindacati degli insegnanti.

I dirigenti scolastici saranno valutati anche da ispettori esterni secondo una serie di parametri più ampia che nel testo precedente. Quanto alla platea dei precari da stabilizzare tra il 2015 e il 2016, saranno inclusi anche alcuni iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012.

Il maxi-emendamento al DdL Scuola presentato dai relatori di maggioranza assicura la “fattibilita’” del piano di assunzioni entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Così il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini parlando con i giornalisti in Senato al termine della seduta della commissione Istruzione.

“Questo maxi-emendamento – ha spiegato Giannini – contiene molto chiaramente la fattibilita’ assoluta e concreta del piano assunzionale cosi’ come concepito dal governo, nel rispetto dei tempi previsti, cioe’ per il prossimo anno scolastico. Ci auguriamo che il ddl vada a buon fine perchè è un grande progetto culturale per il Paese e perche’ prevede un investimento di 3 miliardi sulla scuola pubblica, ora chiaramente si tratta di procedere speditamente con i lavori, sia al Senato che alla Camera”.

Ecco il testo completo (clicca qui)

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