Fiducia o non fiducia? Questo è il dilemma del momento. Infatti il governo è alle prese con la grana dell’approvazione in Senato del ddl scuola e non sa che pesci prendere. Nel frattempo i relatori del contestatissima riforma sulla scuola, Francesca Puglisi e Franco Conte, stanno lavorando serratamente e senza pausa domenicale, per redigere un maxiemendamento che riesca a ricompattare la maggioranza del Senato
Questo maxiemendamento dovrebbe essere portato martedì, per la sua approvazione, in commissione cultura al Senato, per poi andare in aula al massimo entro venerdì. Resta da capire se sarà un voto di fiducia oppure se ci sarà spazio per un misurato confronto. Tuttavia spunta anche un’altra ipotesi percorribile. Si tratta di rinviare di un anno l’assunzione economica dei 100 mila precari, facendo partire dal prossimo 1 settembre solo quella giuridica. Quindi per il 2015-2016, non ci saranno i presidi-sindaci, l’organico funzionale, gli albi territoriali e niente chiamata diretta. Tutto questo partirebbe dal 2016-2017, mentre il merito e la valutazione dei docenti verrebbe attuata subito. Quindi si andrebbe a costituire, già il prossimo settembre, il Comitato di valutazione interno alla scuola per stabilire quali docenti saranno definiti meritevoli. Quindi il governo Renzi non andrebbe a modificare l’impianto della legge, ma a rinviarne di un anno una parte, in modo da incassare la fiducia da parte del Senato. Basterà questo rinvio di un anno, ad accontentare la minoranza dem? Attendiamo martedì per capire quali saranno gli orientamenti e le prossime strategie messe in campo.