Nuova tornata di manifestazioni contro quella che Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams reputano “la cattiva scuola di Renzi”: i punti di protesta avranno vita il 23, 24 e 25 giugno a Piazza delle Cinque Lune e a Piazza Vidoni a Roma. A pochi passi dal Senato, dove si potrebbe votare la fiducia alla riforma.
Rimane in prima linea l’azione del sindacato unitario della scuola contro la riforma: il possibile tramonto delle assunzioni, minacciato dal premier Renzi e ora tramutato in sempre più plausibile voto di fiducia per l’approvazione del testo di riforma, non smuove i rappresentanti dei lavoratori. Che continuano a chiedere, a gran voce, il ritiro del disegno di legge. E di stralciare il ‘pacchetto’ delle 100mila assunzioni, approvando un decreto legge ad hoc.
La prossima settimana, quindi, nuova tornata di manifestazioni: stavolta, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams, hanno deciso che i punti di protesta avranno vita il 23, 24 e 25 giugno, dalle ore 17.00, a Piazza delle Cinque Lune e a Piazza Vidoni a Roma (a pochi passi da Palazzo Madama, per visionare la Mappa dei presidi cliccare qui).
Sono i giorni che il testo di riforma potrebbe essere votato al Senato: per questo, dicono i sindacati, “abbracciamo il Senato e aiutiamolo a non approvare una legge dannosa e incostituzionale”.
“E’ inaccettabile – si legge in una nota degli organizzatori – il ricatto posto dal Governo sulle stabilizzazioni: non possiamo permettere l’approvazione di un provvedimento incostituzionale e dannoso proprio per le precarie ei precari e per tutta la scuola italiana. La mobilitazione contro la cattiva scuola di Renzi continua!”. La nota si conclude con l’appello, rivolto a docenti e cittadini, a partecipare “tutti uniti alla mobilitazione della Scuola a Roma: non fermiamoci davanti ai ricatti”. Su internet, il tam tam per partecipare e a continuare la mobilitazione contro il DdL è già iniziato.