A consegnarla al ministro Giannini è stato Walter Tocci, uno dei senatori Pd più contrari al DdL: il governo approvi immediatamente il decreto legge, i soldi ci sono e l’ulteriore rinvio rischia di produrre disagi nell’avvio nell’anno scolastico e di mortificare le attese di tante persone. Non si dica più che non si può fare per motivi tecnici. Intanto, un altro senatore “ribelle”, Corradino Mineo, torna ad attaccare Renzi: decisionista sempre più indeciso.
Se Renzi intendeva mettere alle strette la minoranza, l’obiettivo sembra fallito. Almeno in questa prima fase. A quarantott’ore dall’annuncio sul possibile spostamento in avanti, di un anno, del ddl ‘La Buona Scuola’, il risultato è che i senatori della VII commissioni contrari alla riforma si sono ancora più irrigiditi.
“La Commissione Cultura non si riunirà fino a martedì e tutto lascia intendere che il Pd (di maggioranza) voglia esautorarla per andare in aula, con il testo della camera, presentare un maxi emendamento su cui porre la fiducia. Dialogo o total recall? Spiegateci, please”: a scriverlo, suo suo profilo Facebook, è stato il senatore della minoranza Pd Corradino Mineo, uno dei membri della commissione Cultura del Senato che si sono messi di traverso all’approvazione del testo. Per Mineo, quindi, Renzi è “un decisionista sempre più indeciso, e sotto ricatto ad opera dei suoi fidati e fedeli“.
Poco dopo, rincara la dose, dal suo blog, un altro dei senatori ribelli della minoranza Pd, Walter Tocci, annunciando di aver inviato al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, una bozza di testo del decreto legge per la stabilizzazione dei precari: “non si perda altro tempo per assumere gli insegnanti. Il governo approvi immediatamente il decreto legge, i soldi ci sono e l’ulteriore rinvio rischia di produrre gravi disagi nell’avvio nell’anno scolastico e di mortificare le attese di tante persone“.
Tocci dice ancora: “Siamo sicuri lo farà valutare – e se necessario correggere – dagli uffici. Siamo disponibili a esaminare eventuali osservazioni a critiche. Non si dica più però che non si può fare per motivi tecnici. Gli alibi sono finiti. Se c’è la volontà politica a settembre centomila nuovi docenti saranno in cattedra. Insisteremo poi con i nostri emendamenti al ddl per proseguire con le assunzioni degli abilitati secondo il piano poliennale”, sottolinea Tocci.
“Il disegno di legge – spiega – ha puntato solo sull’assorbimento delle graduatorie a esaurimento che però non contengono tutte le professionalità necessarie alle scuole. È un’operazione necessaria, ma non sufficiente. Andrebbe completata andando a prendere le competenze mancanti tra gli abilitati che sono stati formati e selezionati proprio a partire dal reale fabbisogno del sistema scolastico. Con i nostri emendamenti al ddl, infatti, proponiamo un piano poliennale di assunzioni per mettere a disposizione delle scuole tutte le competenze di cui hanno bisogno”.
Il senatore dem sostiene che “il presidente Renzi ha riaperto la discussione con il mondo scuola rinviando ad un’assemblea diconsultazione nel mese di luglio. È un’ottima intenzione di dialogo, ma non deve mettere a rischio l’avvio del piano assunzionale per il prossimo anno scolastico”.
E ancora: “abbiamo già dimostrato che le nuove procedure di chiamata –ambiti e chiamate del preside – sono rinviate all’anno scolastico successivo e quindi è possibile assumere quest’anno i centomila con le norme vigenti. Non possiamo credere che si accampino impedimenti tecnici per mantenere un puntiglio tutto politico”, conclude Tocci.
Qui, di seguito, riportiamo per intero il decreto riportato dal sen. Walter Tocci nel suo blog personale, attraverso cui si renderebbero possibili da subito le oltre 100mila assunzioni nella scuola.