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Riforma. Per l’organico 2015/16 il dirigente dovrà effettuare una stima, inclusi i collaboratori: ma quando? Piani triennali dal 2016/17

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reinserimento-gae-300x168Dal prossimo anno, salvo colpi di scena improbabili, l’organico si straformerà in organico dell’autonomia e il suo contingente dovrà essere determinato dal dirigente scolastico.

Secondo il testo del DDL di riforma della scuola depositato al Senato, “Per l’anno scolastico 2015/2016, il
dirigente scolastico individua i docenti da destinare all’organico dell’autonomia, con le modalità di cui all’articolo 9, a seguito dell’immediata predisposizione di una stima del fabbisogno necessario, redatta
sentiti il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto.”

Ricordiamo che nell’organico dell’autonomia sono inclusi i docenti in cattedra comune, di sostegno, del potnziamento e i docenti collaboratori del dirigente scolastico, limitatamente al 2015/16.

Spetterà a quest’ultimo predisporre una stima del fabbisogno della scuola, che dovrà, però, essere sottoposta al Collegio dei docenti e al Consiglio d’istituto. Considerando che la legge probabilmente sarà varata verso la metà-fine giugno, gli organi collegiali potrebbero essere chiamati allo straordinario, a meno di una delibera “preventiva” basata sul testo del disegno di legge ufficialmente consegnato al Senato.

Dalla stima si darà il via alla contingentazione per il 2015/16 dell’organico dell’autonomia che darà asilo anche ai nuovi assunti.

Dal 2016/17 le cose cambieranno nuovamente, dato che i dirigenti e gli organi collegiali saranno chiamati ad elaborare il piano triennale dell’offerta formativa sulla base dell’organico deciso per Regione sulla base del numero delle classi, per i posti comuni, e sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento.

FONTE: orizzontescuola.it

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