La riforma scuola 2015 deve essere discussa al Senato: ecco tre scenari possibili sul concorso scuola 2015.
Uno dei nodi della riforma scuola 2015 che sarà al centro delle “infuocate” sedute parlamentari che si terranno al Senato a partire dal 1 giugno riguarda il concorso scuola 2015, le sue caratteristiche, il bando e chi potrà parteciparvi. Gli scenari che si stanno componendo sono essenzialmente tre e al loro interno si agitano una serie di questioni: la prima riguarda le continue proteste dei docenti abilitati TFA e PAS che non accettano la decisione perché i primi ritengono di aver già superato un concorso (quello di ingresso al corso abilitante), i secondi ritengono di aver dimostrato sul campo (e attraverso la frequentazione di un corso per soli titoli) di meritare l’assunzione, richiamando ovviamente anche la sentenza europea; la seconda riguarda i semplici laureati che si trovano in una situazione paradossale: impossibilitati a partecipare al prossimo concorso, non avrebbero neanche la possibilità, in tempi brevi, di prendere l’abilitazione, in quanto il TFA sarà messo a riposo e non verrà più bandito.
Il concorso scuola 2015 se non cambia il testo della riforma scuola:
Il primo scenario riguardante il concorso scuola 2015 muove dalla possibilità che la riforma scuola 2015 non venga emendata su questo punto. Se tutto resta così come è previsto all’interno del ddl sulla “Buona Scuola”, al concorso a cattedra potranno partecipare soltanto i docenti abilitati tramite TFA, PAS e SFP, i posti messi in palio saranno 60mila e le assunzioni saranno spalmate nell’arco di tre anni, mentre ad essere completamente esclusi saranno soltanto i semplici laureati, che non potranno neanche aspirare all’abilitazione data la cancellazione del TFA. L’ipotesi è quella ovviamente più concreta: la volontà politica sembra essere su questo punto debole, la svolta potrebbe avvenire soltanto se TFA e PAS fossero inseriti all’interno del piano assunzioni.
Gli altri due scenari: concorso scuola 2015 per soli titoli o aperto a tutti
In realtà ci sarebbero anche altri due possibili scenari che potrebbero aprirsi, qualora la riforma scuola 2015 andasse incontro a importanti emendamenti durante la discussione al Senato. Il primo scenario è il seguente: il concorso scuola 2015potrebbe svolgersi per soli titoli e senza prove, dal momento che il personale scuola TFA e PAS è stato abbondantemente selezionato e ha esperienza sul campo – in questo, resterebbe il nodo più paradossale: l’esclusione dei semplici laureati. Il secondo scenario (quello che accontenterebbe tutti) è il seguente: con un emendamento a sorpresa, TFA e PAS verrebbero inseriti all’interno del piano assunzioni, magari a scorrimento e in un secondo momento, e il concorso scuola 2015 potrebbe aprirsi anche ai semplici laureati. Si tratta dello scenario più sperato da parte di tutti, ma anche quello, al momento, poco probabile. La sfida comunque resta al Senato, dove il governo Renzi ha una maggioranza molto risicata e la minoranza PD potrebbe imporre la propria linea.
FONTE: blastingnews.com