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Home » Riforma. Camera approva: via 100mila assunzioni con modifiche, tutto sui poteri dei dirigenti, supplenze, formazione, concorso, autonomia

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Via libera dalla Camera alla legge di riforma del sistema scolastico italiano. La norma passa adesso al Senato. Vediamo lo stato dell’arte con le novità apportate. 316 voti favorevoli, 137 contrari.

Uno dei principi fondamentali della riforma è il rafforzamento dell’autonomia scolastica, cioè una maggiore libertà nella gestione degli edifici, della didattica, dei progetti formativi e dei fondi a disposizione di ogni inglesesingola scuola: le scuole avranno l’onere di determinare triennalmente la propria offerta formativa e a questa triennalità saranno legati altri adempimenti dell’amministrazione, come gli organici, la mobilità del personale e le assunzioni.

L’organico sarà gestito interamente dal dirigente scolastico che potrà proporre le cattedre e i posti utilizzando gli albi territoriali che – dal 2016 – racchiuderanno le ‘Reti di scuole.

PIU’ AUTONOMIA

Viene ribadita l’autonomia scolastica da attuare attraverso alcuni strumenti: la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina; il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo. Le scuole potranno dunque garantire l’apertura pomeridiana e la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe.

 

ASSUNZIONI

Alcune modifiche anche al piano di assunzioni. Resta invariato il numero, ma i docenti con specializzazione sul sostegno avranno possibilità di scelta anche su posto comune. Coinvolti anche i docenti idonei del concorso 2012. Altra novità riguarda le graduatorie ad esaurimento che non saranno chiuse se non dopo il loro svuotamento. Questo è valido sia per l’infanzia che per la primaria e secondaria.

 

CONCORSO A CATTEDRA

Sarà l’unica via di accesso consentita ai docenti di II fascia d’istituto per accedere al ruolo, dato che tutti gli emendamenti per consentire un piano straordinario di assunzioni o l’inserimento in GaE sono stati bocciati. Primo concorso bandito dal 1 ottobre 2015 e sarà riservato soltanto agli abilitati.

 

ANNO DI PROVA

L’articolo 11 riguarda il periodo di formazione e prova del personale docente ed educativo, cui è subordinata l’effettiva immissione in ruolo. Prevede che il Dirigente Scolastico debba sentire, a tal fine, il Comitato di valutazione dei docenti costituito, da due docenti e due genitori fino alla scuola secondaria di I grado e uno studente e un genitore alla scuola secondaria di II grado.

 

MOBILITA’ STRAORDINARIA INSEGNANTI DI RUOLO

Per l’anno scolastico 2016/2017 è avviato un piano straordinario di mobilità su tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/2015 .

 

ASSEGNAZIONE PROVVISORIA INTERPROVINCIALE

Possibilità, per i docenti assunti a tempo indeterminato entro l’a.s. 2014/2015, di chiedere, limitatamente all’a.s. 2015/2016, l’assegnazione provvisoria interprovinciale, anche in tal caso in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia

TITOLARITA’ DOCENTI DI RUOLO E SOVRANNUMERARI

Il personale docente già assunto in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della presente legge conserva la titolarità presso la scuola di appartenenza. Il personale docente in esubero o soprannumerario nell’anno scolastico 2016-2017 è assegnato a domanda a un ambito territoriale. Dall’anno scolastico 2016-2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente  opera  tra  gli ambiti territoriali.

5XMILLE, STRALCIATO

Ieri non si è trovato l’accordo per la norma che permetteva alle scuole di ricevere il 5Xmille. Alla base la copertura finanziaria. Infatti, al fine di non entrare in contrasto con il terzo settore che avrebbe risentito dei finanziamenti alle scuole, si è cercata una copertura alternativa, ma senza successo.

Pare che la norma sarà riproposta in sede di DEF, mentre sindacati ed opposizione hanno chiesto di rivederla in modo da evitare di concentrare le risorse alle scuole che sono situate nelle aree economicamente più avvantaggiate.

 

DIRIGENTI SCEGLIERANNO I DOCENTI

Nessuna modifica alla norma che permette ai dirigenti di scegliere i docenti dagli ambiti (ex albi) territoriali. Gli incarichi ai docenti saranno triennali e rinnovabili. I dirigenti potranno scegliersi i collaboratori, fino al 10% del personale. Sarà compito del dirigente assegnare anche le supplenze fino a 10 giorni. Tra le norme che maggiormente hanno suscitato polemiche, la possibilità di assegnare incarichi e supplenze anche senza specifica abilitazione.

 

INGLESE, MUSICA, EDUCAZIONE MOTORIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento  anche di altri gradi di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione

 

INSEGNARE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. RUOLO SPECIALE PRIMARIA

Per l’insegnamento relativo alla scuola primaria presso gli istituti penitenziari è istituito un ruolo speciale, al quale possono accedere, ai sensi dell’articolo 399, i docenti in possesso dei requisiti prescritti per la partecipazione ai concorsi per la scuola primaria e del titolo di specializzazione

 

DETRAZIONI FISCALI ANCHE PER CHI DONA ALLE SCUOLE NON STATALI

Ieri, su questo punto, si è scatenata una vera e propria bagarre in Parlamento tra coloro che ritenevano giusto consentire le detrazioni fiscali a chi facesse donazioni alle scuole non statali e chi no.

Secondo questi ultimi, la possibilità di detrazione era un finanziamento indiretto alle scuole non statali violando la costituzione. Nessun passo indietro da parte della maggioranza.

 

DETRAZIONE PER ISCRIZIONE ALUNNI SCUOLE NON STATALI

Via dell’Aula della Camera anche alla detrazione delle spese sostenute per la frequenza scolastica nelle scuole paritarie dell’infanzia, primarie e secondarie, per un massimo di 400 euro all’anno per studente.

32 MLN DI EURO IN 4 ANNI PER SISTEMA DI VALUTAZIONE

Nel testo stanziati 32 mln da spendere al fine di potenziare il sistema di autovalutazione delle scuole,  8 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019.

SUPPLENZE, CONFERMATO LIMITE DI 36 MESI SU POSTI VACANTI

Ma non sarà retroattivo. La Camera non ha modificato l’articolo 14 del DDL scuola, che pone un limite alle supplenze dei docenti di 36 mesi su posto vacante. La norma, però, non sarà retroattiva.

Una modifica voluta dalla Commissione bilancio ha cancellato la possibilità di coprire i posti del potenziamento dell’offerta formativa con supplenze, di fatto, decurtando le possibilità di supplenze per i docenti di II fascia.

 

 

Le supplenze temporanee (maternità, malattie….) continueranno ad esserci. Il DDL Scuola non cancella le graduatorie di istituto di II e III fascia

 

CARTA DEL PROF E FORMAZIONE OBBLIGATORIA

La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa. Per le attività di formazione sono previsti 40mln di euro anui a partire dal 2016.

Sono stanziati anche 381mln da dividere ai docenti attraverso una Card che avrà in dotazione 500 euro a disposizione per spese di formazione.

 

ESONERI E SEMIESONERI

Una modifica voluta da Forza Italia consentirà ai docenti che avranno incarichi amministrativi di avere l’esonero a partire già dal 2015/16.

 

AMBITI (ALBI) TERRITORIALI INFERIORI ALLE PROVINCE

Anche qui, emendamento voluto da Forza Italia. E’ stata definita l’ampiezza degli ambiti territoriali dai quali i dirigenti faranno le chiamate per l’assunzione nelle scuole. Gli ambiti territoriali saranno definiti in base a tre criteri: la popolazione scolastica; la prossimità (quindi la vicinanza) delle istituzioni scolastiche; e le caratteristiche del territorio.

 

MENO SEGRETERIE E PIÙ MOBILITÀ

Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali e le Reti di scuole queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le segreterie amministrative.

 

AL VIA IL CURRICULUM DELLO STUDENTE

Viene istituito il Curriculum dello studente che documeterà il percorso di studi, attesterà le sue esperienze formative in ambito extrascolastico. Se ne terrà conto in sede d’esame finale.

 

POF ELABORATO DAL COLLEGIO E  APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO. FLESSIBILITA’ ORARI

Salva, solo parzialmente, la collegialità interna alle scuole. Infatti, a differenza del testo originario, il POF triennale (aggiornabile annualmente) sarà elaborato dal Collegio, sebbene su indicazioni del dirigente scolastico e non solo da quest’ultimo.

Le scuole avranno, inoltre, la possibilità di rimodulare l’orario con maggiore flessibilità.

 

VALUTAZIONE DOCENTI

Sarà il Comitato di valutazione composto dal dirigente, due docenti e una rappresentanza di genitori ed alunni che deciderà i criteri per la valutazione dei docenti. Ricordiamo che sono stati stanziati 200mln di euro che saranno ripartiti tra i prof. Il Comitato deciderà anche per la valutazione dell’anno di prova.

 

DELEGHE AL GOVERNO

Durante l’esame in commissione Cultura alla Camera sono state soppresse – oltre alle deleghe su autonomia scolastica, dirigenti scolastici, Its, ausili digitali per la didattica – anche quelle concernenti la governance della scuola e gli organi collegiali. Inoltre, è stata profondamente modificata la delega concernente l’ accesso all’insegnamento nella scuola secondaria. Altre modifiche apportate dalla commissione Cultura hanno riguardato la delega relativa agli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali. Con riferimento alla delega relativa al sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni , è stato previsto che lo stesso è riferito ai servizi educativi per l’infanzia e a tutte le scuole dell’infanzia (invece che alle sole scuole dell’infanzia statali).

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