I Cobas indicono la protesta relativa agli scrutini con blocco di tutte le attività della scuola per i due giorni successivi al termine delle lezioni (data che varia in ogni regione).
I Cobas annunciano inoltre una manifestazione nazionale per il 7 giugno.
I Cobas hanno anche approntato un vademecum per chiarire entro quali limit i il blocco degli scrutini si mantiene nell’ambito della normativa.
Innanzitutto in base alla normativa vigente le classi e le attività da escludere dallo sciopero sono:
-le classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione;
-le classi impegnate negli esami di qualifica nei Professionali e di licenza di maestro d’arte negli Istituti d’arte;
-le classi impegnate negli esami di licenza media.
-le attività relative agli esami di idoneità;
Negli altri casi, i predetti scioperi non devono comunque comportare un differimento delle operazioni di scrutinio superiore a cinque giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione.
Lo sciopero indetto dai Cobas – sottolineano dal sindacato – non è a tempo indeterminato, non supera i due giorni di indizione, non blocca le operazioni di scrutinio delle classi che svolgono gli esami conclusivi dei cicli di istruzione.
I Cobas hanno voluto rispondere così alle prime risposte di precettazione, forse basasndosi sul termine “precettazione” che è inappropriato.
La compagine governativa (Ministro, Premier, Sottosegretario) invitano gli insegnanti alla serietà e al senso di responsabilità