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Furlan: “Ancora possibile cambiare il provvedimento. Ci saranno altri momenti di confronto per una vera riforma”

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Non abbiamo ancora nessun risultato in tasca ma abbiamo avuto ascolto da parte del governo” ha detto il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro con l’Esecutivo a Palazzo Chigi sul ddl ‘Buona scuola’. “Il governo si è impegnato al confronto, ci sarà un nuovo incontro tra il ministro Giannini e le categorie, ci saranno le audizioni al Senato. Vedremo se questo ascolto si trasformerà in una modifica del ddl o se l’incontro di oggi è stato solo un atto di cortesia”.

L’intervista a Radio24

 

Roma, 13 maggio 2015 – “Credo che l’incontro di ieri con il governo abbia fatto rilevare questioni nodali. Quello che chiediamo lo chiediamo perchè la buona scuola la vuole essenzialmente il Paese non solo chi ci lavora” ha tenuto a sottolineare stamani ilSegretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ai microfoni di Radio24 (VIDEO) sull’incontro svoltosi ieri con il Governo sul ddl ‘Buona scuola’ ed anche in risposta alle dichiarazioni rilasciate stamani al quotidiano “La Repubblica” dal Sottosegretario all’Istruzione Faraone sui sindacati che – a suo parere hanno perso il lume della ragione.10264709_10152955345134360_8856700264558161504_n(1)

“Al tavolo sono state poste questioni che riguardano tutto il Paese non solo gli insegnanti – torna a ribadire la leader della Cisl- e la cosa importante dello sciopero che ha visto una adesione altissima, è stato il fatto che alla manifestazione vi fossero anche studenti e famiglie. E questo sottolinea che le questioni che poniamo non sono solo per chi lavora nella scuola ma per il Paese”.
Circa l”ipotesi di un blocco degli scrutini nel caso il governo non dovesse rimettere mano ai punti nodali del ddl “eè una cosa che non mi piace – ha detto Furlan. Creerebbe dei disagi a famiglie e ragazzi e spero che prima di allora, abbiamo tutto il tempo, si trovino le soluzioni”.

E tornata quindi a soffermarsi su quelle che per i sindacati sono le criticità del ddl: “Vanno benissimo le 100 mila assunzioni annunciate nella scuola, però ci sono altri 80 mila precari ed abbiamo chiesto un piano pluriennale delle assunzioni e delle stabilizzazioni”. ha ricordato. Per quanto riguarda “la figura del preside – ha proseguito – è stato codificato il nodo del piano formativo ma rimane ancora la questione della valutazione: questi milioni devono essere dati a pioggia in modo paritario a tutte le scuole o premiamo per esempio le scuole di frontiera? Poi – ha continuato Furlan – i genitori e i ragazzi è giusto che valutino il servizio della scuola, ma la valutazione didattica degli insegnanti la deve fare chi ha competenza con qualche criterio oggettivo, magari con la presenza di una figura terza come un ispettore”. Per Furlan, infine, non si può escludere il sindacato dalla questione dei premi agli insegnanti perché questi “sono un elemento del salario e il salario si contratta almeno nei criteri”.

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Roma, 12 Maggio 2015 – “Roma, 12 Maggio 2015 – “Non abbiamo ancora nessun risultato in tasca ma abbiamo avuto ascolto da parte del governo. Vedremo se questo ascolto si trasformerà in una modifica del ddl o se l’incontro di oggi è stato solo un atto di cortesia”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Annamria Furlan al termine dell’incontro con il Governo sul ddl ‘Buona scuola’”, Per Furlan dunque “ancora possibile cambiare il provvedimentoci. Il Governo si è impegnato al confronto, – ha speigato. Ci sarà un nuovo incontro tra il ministro Giannini e le categorie, ci saranno le audizioni al Senato”.

Nel suo intervento a palazzo Chigi, il Segretario generale della Cisl ha tenuto a ribadire ai rappresentanti del Governo quelle che per la Cisl restano le criticità del ddl ‘Buona scuola’” ribadendo come la scuola sia un tema molto sentito dagli italiani” e ricordando l’altissima partecipazione allo sciopero della categoria del personale della scuola, (più del 70 per cento), ma anche la partecipazione di tanti studenti e tante famiglie “a testimonianza che anche loro hanno condiviso le questioni poste dal sindacato. Ognuno di noi vuole una buona scuola e fare una buona riforma significa non solo ascoltare ma tenere conto di quello che il sindacato propone, sforzandosi di accogliere le questioni che noi stiamo ponendo” ha ribadito. “La scuola significa il futuro del Paese la sua capacità competitiva e il futuro per i figli.E credo sia proprio per questo che su questo tema nelle piazze il giorno dello sciopero abbiamo trovato insieme ai lavoratori della scuola tante famiglie e tanti studenti a dimostrazione che gli italiani vogliono una buona scuola. Ma per farlo serve una collegialità nella sua gestione”.

Tra punti critici del ddl Furlan ha posto in primo luogo “l’accentramento delle funzioni e delle responsabilità del dirigente che parte da un presupposto concettuale sbagliato: la comunità, le famiglie, gli studenti hanno il diritto di giudicare la scuola come servizio e la figura del preside che tutto decide da solo e una figura che poco ha a che fare con una scuola collegiale che si interfaccia col territorio. Inoltre la valutazione dei docenti, le loro capacità didattiche e professionali è meglio che siano lasciate a persone competenti che peraltro ci sono nel sistema scolastico.

Occorre inoltre ripristinare il ruolo della contrattazione in un settore da sette anni senza contratto – ha aggiunto precisando che “il salario, la produttivita’ dei docenti, la premialita’ di alcune scuole rispetto ad altre, vanno lasciate alla contrattazione con il sindacato. Resta poi il tema del superamento del precariato: noi pensiamo che occorre una soluzione vera, attraverso un percorso pluriennale di stabilizzazione che dia tranquillità agli insegnanti, agli studenti ed alle famiglie”.

“Se il governo avrà la bontà di ascoltarci – ha concluso – credo potrà migliorare di molto il ddl per la dignità di chi ci lavora ma anche per il futuro dei ragazzi”.

 

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