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DDL SCUOLA – IL PRESIDE CHE INVECE DI ASSUMERE SPERA DI POTER LICENZIARE

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La buona scuola di Renzi e le chiacchiere del premier sono smentite da un dirigente scolastico. Il prof. Mario Casertano, preside del liceo scientifico Einstein di Palermo, apprezza i poteri attribuiti dalla riforma, ma non basta, anzichè assumere però vorrebbe poter licenziare. Di seguito l’intervista di Salvo Intravaia. Mario Casertano: “Potrò scegliere i prof e vorrei anche il diritto di licenziarli” “Vorrei il potere di licenziare, piuttosto che di assumere”. Mario Casertano, preside del liceo scientifico 10264709_10152955345134360_8856700264558161504_n1Einstein di Palermo, apprezza diversi aspetti della riforma Renzi-Giannini. Anzi andrebbe addirittura oltre. Già così voi presidi avreste molto più potere. Soddisfatto? “Più che la possibilità di nominare i docenti da assumere, che è sempre meglio del meccanismo attuale che mi obbliga a chiamare il docente che mi ritrovo in graduatoria senza alcuna possibilità di scelta, preferirei che mi si desse la possibilità di licenziare”. Perché? “Quando si vedono professori neghittosi e non all’altezza della situazione…”. Ma come si fa a valutare il lavoro degli insegnanti? “Io sono uno di quei presidi che vanno ancora in classe quando ce n’è bisogno. E mi rendo conto, perché ho insegnato per trent’anni, se il docente ha lavorato bene o no”. In questo modo il dirigente scolastico sarebbe un monarca assoluto… “Mi rendo conto che il clientelismo sarebbe sempre dietro l’angolo. Ma credo che occorra anche modificare il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici, valutandoli seriamente, attraverso agenzie esterne autonome. Io sono tra quelli che vogliono essere valutati”. La riforma vi consentirà di premiare i docenti migliori. “Mi starebbe bene, ma lo farei sentendo gli stessi insegnanti e vivendo con loro tutti i problemi quotidiani. E anche la prospettiva di una scuola più autonoma e la stabilizzazione del personale mi sembrano due buone idee”.

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