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COMUNICATO STAMPA – NO ALLA BUONA SCUOLA SENZA ATA

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Partendo dalla presa d’atto che in un progetto che ha l’auspicio di realizzare “La Buona Scuola”, le varie figure professionali di una Scuola non possono rimanere un “mondo a sé”, un cospicuo gruppo di lavoratori ATA (DSGA, Assistenti Amministrativi, Tecnici e Collaboratori Scolastici) ha dato vita, in maniera autonoma ed indipendente da ogni organismo riconosciuto, ad una serie di iniziative volte a far sentire la propria voce in opposizione ad un DDL  su “La Buona Scuola” che li ha completamente ignorati.
La protesta parte dagli ATA per gli ATA.
Oltre a vari incontri chiarificatori, documentati attraverso il link:https://www.youtube.com/watch?v=hrimFN1S3MU, il gruppo ha condiviso, sottoscrivendolo con circa 300 firme autografe, una proposta di emendamento al DDL, che si allega.pubblicita6x3-anteprima
La proposta non vuole avere la pretesa di essere esaustiva in tutti i suoi punti, ma ha l’obiettivo di dare un input alla riflessione su una categoria, gli ATA, che non possono non essere contemplati in un progetto di riforma della Scuola.
Gli ATA non vogliono solo porre in essere delle sterili critiche, ma vogliono anche essere propositivi attraverso proposte che, finalizzate al cambiamento, li vede partecipi a cominciare da una considerazione della categoria che passa anche attraverso la loro valorizzazione.
La proposta di emendamenti ovviamente si prefigge di trattare la causa solo del personale ATA (completamente ignorato dal DDL) e non entra pertanto nel merito di criticità, che pure ci sono, che afferiscono la docenza o la dirigenza.
Unitamente a tutto ciò ha realizzato, due giorni fa, una petizione per dire “No alla “Buona Scuola” senza ATA” consultabile attraverso il link :  http://firmiamo.it/no-alla–buona-scuola–senza-ata.
Il personale ATA è consapevole che i ruoli e le competenze sono indubbiamente distinti, ma è conscio,  anche, che gli obiettivi di una scuola devono essere necessariamente condivisi.
Infatti, è solo attraverso il coinvolgimento motivante di tutte le figure professionali unitamente alla correttezza e alla trasparenza delle procedure contabili ed amministrative che la Scuola, nel suo insieme, potrà raggiungere risultati positivi e trasformarsi, se già non lo era, in una “Buona Scuola”.

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