La denuncia della Gilda a fronte del sovraccarico dei docenti già massacrati da scartoffie e incombenze burocratiche
“Fino a quando non sarà attuato il piano di dematerializzazione, l´adozione del registro elettronico non è obbligatoria. Invece da molte scuole ci giungono segnalazioni riguardanti dirigenti scolastici che pretendono il doppio uso cartaceo ed elettronico, sovraccaricando di lavoro i docenti già massacrati da scartoffie e incombenze burocratiche“.
La denuncia arriva dalla Gilda degli Insegnanti che punta l´indice contro l´incapacità del Miur di predisporre in tutte le scuole le condizioni necessarie per attuare il registro elettronico.
Per consentire l´utilizzo di questo nuovo strumento – spiega la Gilda – occorre prima di tutto che ogni istituto scolastico sia coperto da una rete internet wifi sempre in funzione. Poi è fondamentale che agli insegnanti siano forniti i dispostivi informatici, perchè è inconcepibile che i docenti debbano mettere a disposizione i loro computer personali. Inoltre – prosegue il sindacato – serve un software open source, così da evitare il pagamento delle licenze.
Per fare tutto ciò servono risorse economiche. Laddove non sussistono queste condizioni, e quindi nelle scuole in cui il registro elettronico non funziona bene – conclude la Gilda – è giusto che gli insegnanti si rifiutino di svolgere il doppio lavoro, compilando sia la versione cartacea che quella digitale.
Roma, 5 febbraio 2015
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