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CLIL. Una materia in inglese anche alle elementari. Chi la insegnerà?

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ricorso-stabilizzazioneIl progetto riguarderà il prossimo anno le quarte e quinte classi della scuola primaria. Il CLIL, l’insegnamento in lingua di una disciplina non linguistica riguarderà anche i più piccini.

Un progetto caro al Ministro, che lo ha già annunciato più volte, e che adesso dovrebbe concretizzarsi nei provvedimenti normativi attesi nella settimana dal 22 al 28 febbraio. C’è molta attesa sulle classi alle quali questo progetto dovrebbe essere destinato, in quanto in un primo tempo si era parlato di iniziare fin dal secondo anno, ma a quanto risulta dalla più recente dichiarazione sarebbero invece le ultime classi quelle destinatarie del prssinglese-esami-2

“Veri e propri professori di inglese che insegneranno, in compresenza con la maestra, una materia in inglese, per esempio scienze, il cosiddetto Clil”. Ne parla, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

 

Il nodo principale rimane però quella della formazione dei docenti. Non si è ancora spenta infatti l’eco dell’allarme per le scuole superiori, laddove il Miur ha dovuto consentire l’insegnamento a docenti con livello B2 (ma anche B1) a fronte di un C1 richiesto dalla normativa.

Un punto rimane ancora incerto, e per questo dovremo leggere i provvedimenti: saranno prof. esterni o quelle insegnanti delle scuole primarie stesse che già, negli ultimi anni, tramite i corsi finanziati dal Miur, si sono sottoposti alla formazione specifica? O sarà una riforma sulla riforma?

“Abbiamo insegnanti per cominciare, poi si tratterà di orientare i concorsi, a partire dall’anno prossimo – ha aggiunto il ministro – So che ci vorrà del tempo, noi impostiamo un modello nazionale per la prossima generazione di insegnanti di inglese”.

“Il nostro è uno sforzo per traghettare la scuola dal Novecento al nuovo secolo, senza smantellare la base teorica che poggia sul sistema delle conoscenze. Aggiungeremo alcune competenze nel curriculum – – ma quello che più ci interessa è che ci siano insegnanti preparati, motivati e aggiornati e che i singoli istituti funzionino.”

La novità al momento non sarà estesa alla scuola secondaria di I grado, ma i Dirigenti Scolastici potranno utilizzare la carta dell’organico funzionale.

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