Chi vorrebbe una scuola perfetta dal 1° settembre 2015 potrebbe rimanere parecchio deluso. Al contrario, è facilmente prevedibile il caos (a meno di clamorose smentite, che ci auguriamo). Ma sarà un caos con una finalità ben precisa: quella di assicurare l’immissione in ruolo a circa 150mila docenti.
Graduatorie ad esaurimento del concorso 2012 svuotate e tutti con una cattedra dal 1° settembre 2015?
Forse no, ma questo non vorrà dire che il piano straordinario di assunzioni sarà fallito.
Esso infatti non riguarda soltanto l’immissione in ruolo dei circa 150.000 docenti (potrebbero essere meno, a seconda i risultati del monitoraggio compiuto sulla consistenza delle classi di concorso) e con un po’ di buona volontà, se si anticipassero le operazioni attribuite a Uffici Scolastici regionali e provinciali, invece di addossarle nella seconda metà di agosto, si potrebbe fare in tempo.
Il problema è che le immissioni in ruolo si intrecciano con la creazione dell‘organico funzionale (ad oggi poco più di un fantasma che aleggia nelle aule insegnanti delle nostre scuole) e che potrebbe coinvolgere in primis utilizzazioni e assegnazioni provvisorie dei docenti di ruolo, nonchè con il riordino delle classi di concorso (ora o mai più, avrà pensato qualcuno al Ministero).
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Cos’è l’ipotesi di ruolo giuridico? Qualora non si riuscisse a completare le complesse operazioni di nomina entro il 31 agosto 2015, stante l’ormai approvato decreto, le assuzioni effettuate dal 1° settembre 2015 avrebbero decorrenza giuridica da quella data ed economica dal 1° settembre dell’anno successivo.
Vi sarebbe cioè una diversa decorrenza: si sarà docenti di ruolo dal 1° settembre 2015 (nomina giuridica), ma la retribuzione partirà dall’effettiva presa di servizio, che è rimandata al 1° settembre 2016.
Si consideri che negli ultimi anni scolastici, con numeri molto più risicati, alcuni Uffici hanno completano le operazioni di immissioni in ruolo anche ad anno scolastico inoltrato, almeno fino al mese di marzo.
Cosa si può fare nell’anno scolastico in cui si ha la nomina in ruolo giuridica?
Qualsiasi attività lavorativa. Di solito in questa situazione il docente interessato è destinatario di una supplenza, ma nulla toglie che si possa svolgere un’altra attività, in attesa dell’assunzione in servizio.
E qui però si verrebbe a porre un altro problema. Il reperimento dei fondi per il pagamento delle supplenze
Il piano straordinario di immissioni in ruolo 2015 è stato infatti finanziato nella Legge di Stabilità 2015 con uno stanziamento di 1.000 milioni di euro per il 2015 e di 3.000 milioni dal 2016. Parte di questi fondi devono ancora essere reperiti, e una buona fonte sono proprio i risparmi derivanti dalle supplenze non più necessarie.
Oppure potrebbe trattarsi di una nuova modalità di ruolo giuridico, nel quale comunque si assicura un posto, dato che nel frattempo sarebbe stato costituito l’organico funzionale.
Lasciamo lavorare il Governo, affinchè possa mantenere l’obiettivo dell’eliminazione della logica delle graduatorie, definite dal Ministro Giannini “una piaga sociale”.