Si allega una recente sentenza del Tribunale di Firenze, con la quale il giudice del lavoro, seguendo, ormai, l’orientamento pacifico della giurisprudenza, ha riconosciuto il diritto all”anzianità maturata dalla ricorrente in forza dei numerosi contratti a termine stipulati con il CNR.
Continuano, così, ad accumularsi sentenze favorevoli ai ricercatori e tecnologi che vedono soccombente il CNR, come gli altri EE.PP. RR, condannati spesso anche al pagamento delle spese legali. Indubbio, quindi, un danno evidente all’erario.
Ciò nonostante il CNR resiste in giudizio ed addirittura propone ricorsi in appello.
Infatti, con l’ordinanza del 27 maggio u.s., la Corte di Appello di Firenze è stata costretta a dichiarare inammissibile l’appello del CNR contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Pisa favorevole ad alcuni ricorrenti ex tempo determinato entrati in ruolo. Il CNR è stato quindi condannato al pagamento delle spese legali liquidate in 4.000,00 euro oltre oneri di legge e al pagamento in misura doppia (cosa molto rara), del contributo unificato.
Auspichiamo che tutti gli EE. PP. RR nell’anno solare appena iniziato non continuino con detto ingiustificato ed inspiegabile comportamento ed eseguino tempestivamente le sentenze.
