I tribunali dovranno adeguarsi alla sentenza. A due mesi dalla sentenza della Corte di Giustizia europea, è il tribunale di Napoli a decretare la sentenza di stabilizzazione di tre insegnanti precarie.
Il tribunale di Napoli, non a caso. Quello in cui tre insegnanti precarie sono riuscite a portare la loro causa all’attenzione dei giudici comunitari.
Cosa prevede la sentenza. L’assunzione a tempo indeterminato a partire dal primo giorno del 37esimo mese di servizio, nonchè il risarcimento del danno e il dirito alla ricostruzione di carriera.
Il tribunale di Napoli ha inoltre condannato il Miur a pagare le spese legali.
Un grosso successo, anticipato dall’Avvocato De Michele, legale dell’Anief, intervistato da Orizzonte Scuola dopo la delusione che alcuni precari ci avevano manifestato dopo le prime sentenze emanate dai giudici italiani, riconoscendo solo il risarcimento e non la stabilizzazione.
Gli avevamo chiesto: Avvocato De Michele, quali sono le prime impressioni dopo le due sentenze?
“Siamo rimasti molto perplessi, perché alcuni giudici nazionali vogliono dare una risposta sulla questione diversa da quella che emerge dalla sentenza della Corte di giustizia, risposta che in questo momento solo tre giudici possono dare: il Tribunale di Napoli, la Corte di Cassazione e la Consulta ” Sentenza sul precariato: risarcimento o stabilizzazione? Concorso per accedere al ruolo? A colloquio con l’Avv. De Michele
Ed eccola dunque, la sentenza del Tribunale di Napoli, favorevole ai precari, sicuramente illuminante per altri giudici che nelle prossime settimane verranno chiamati ad esprimersi sulla stessa materia.
E il Governo potrà ancora rimanere indifferente a quanto accade nella aule dei tribunali?