Sembra giungere al capolinea la diatriba per il licenziamento degli impiegati della Pubblica Amministrazione. Come promesso da Renzi, la materia sarà affrontata in una legge ad hoc. La gestione delle malattie passerà all’Inps.
il dibattito che ha attraversato in modo trasversale i partiti di maggioranza e opposizione sull’applicabilità delle misure contenute nel Jobs Act anche agli impiegati del pubblico impiego.
Ricordiamo, infatti, che il Jobs Act prevede una maggiore facilità nel licenziare i dipendenti, ma con la salvaguardia delle tutele crescenti: il risarcimento all’impiegato licenziato senza giusta causa, ma senza reintegro in servizio.
Regolamento che alcuni parlamentari, a partire dall’Onorevole di Scelta Civica Prof. Pietro Ichino, avrebbero voluto applicato anche al comparto pubblico. Della stessa idea anche alcune parlamentari, come le Onorevoli Tinagli e Anna Ascani, che avrebbero voluto le nuove regole si applicassero ai 150mila nuovi docenti che saranno assunti a settembre 2015.
A sciogliere i nodi, il Premier Renzi che ha anticipato la volontà di affrontare l’argomento degli statali nel Decreto Madia, al momento fermo al Senato. Ecco, la quadra è stata raggiunta.
Seguici anche su FaceBook per aver in anticipo il testo degli emendamenti
Il dibattito si è incentrato sull’articolo 13 del Decreto Madia, per il quale è stato elaborato un emendamento che affronta il licenziamento dei dipendenti pubblici.
L’emendamento riguarderà una semplificazione della Legge Brunetta, puntando ad una maggiore “applicabilità” soprattutto per quanto riguarda il suo concreto esercizio sui licenziamenti disciplinari.
Non ci saranno, invece, le cosiddette “tutele crescenti”. Infatti, in caso di licenziamento ingiusto, a differenza che nel settore privato, il dipendente dovrà essere reintegrato completamente in servizio.
Confermato anche in un secondo emendamento, già anticipato dalla nostra redazione: la volontà di trasferire dall’Asl all’Inps delle competenze delle visite fiscali degli impiegati pubblici. Ciò comporterà la gestione dei fondi dalle regioni all’Inps.
Altra conseguenza riguarda gli orari di reperibilità per la malattia. L’ipotesi, già anticipata dalla nostra redazione, è di uniformare le fasce orarie del pubblico a quelle del privato.
Infine, è presente anche un capitolo dedicato alla valutazione degli impiegati. Valutazione che qualcuno vorrebbe legare al licenziamento del personale.
Si tratta di una misura che, però, non dovrebbe riguardare la scuola, per la quale sarà elaborato un sistema di valutazione a parte, con i Decreti di febbraio, e al quale (almeno al momento) non si vuol legare alcun licenziamento in caso di scarsi risultati.