Il contingente complessivo dei dipendenti della scuola che a partire dal prossimo 1 settembre sarà in pensione ammonta a 30mila unità. Si ipotizza, però, la possibilità di una “opzione uomo” che darebbe agli uomini le stesse condizioni che hanno le donne di poter accedere alla pensione tramite una finestra mobile per lasciare il servizio.
Guardando nel dettaglio la lista dei dipendenti della scuola che il prossimo 1 settembre lasceranno il servizio, essa comprende oltre ai docenti, anche dirigenti e personale ATA, ma è bene ricordare che si tratta solo del contingente che si stima possegga i requisiti richiesti per la pensione di anzianità o di vecchiaia. La scelta di lasciare il servizio va effettuata, per i docenti e per il personale Ata, entro il 15 gennaio 2015, mentre per i dirigenti c’è tempo fino al 28 febbraio.
La domanda per la pensione, per chi ha deciso di lasciare la scuola, andrà presentata nei mesi di giugno e luglio, per fare in modo che la pensione arrivi a partire dl mese di settembre.
La richiesta della pensione all’Inps può essere effettuata o sul sito dell’INPS o telefonando al Contact Center oppure per via telematica recandosi presso uno dei patronati.
Opzione Uomo
Sono in uscita dal mondo della scuola molte lavoratrici che hanno avuto accesso alla pensione contributiva grazie all’opzione donna: essa ha permesso a tutte coloro che, entro il 31 dicembre 2014, avevano maturato i requisiti di 57 anni e 3 mesi di età e 35 anni di contributi, tramite una finestra mobile, di accedere ad una pensione contributiva con importo ridotto.
In questi giorni sta, però, pendendo piede l’ipotesi di permettere anche agli uomini di poter usufruire di questo canale di uscita anticipata. Se così fosse, soprattutto nel settore scolastico sarebbe auspicabile che ci fosse una riapertura straordinaria dei termini utili a notificare la cessazione del servizio.